di Serena Vezzani

Cento. Sono stati rimandati i funerali del piccolo Ibrahym Mohamed Diaby in programma per oggi, alle 16, presso la camera mortuaria di Cento: dovrà quindi aspettare l’ultimo saluto al tredicenne che, domenica 7 luglio, si è tuffato dal pontile dell’agriturismo di Gambulaga per non riemergere mai più.

La causa del rinvio sarebbe l’inchiesta in corso: la Procura di Ferrara ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo per il titolare della struttura di Gambulaga, Anton Slanzi, mentre da domenica 14 è stata emessa un’ordinanza di divieto di balneazione, di utilizzo dei pontili e affissione di un’adeguata cartellonistica, oltre alla sospensione della licenza di pubblico spettacolo fintanto che la struttura non avrà adottato tutte le misure richieste.

Il piccolo Ibrahym, dopo un tuffo dal pontile del lago che si era rivelato fatale, forse per un malore o un colpo alla testa, era stato rianimato per oltre un’ora dal personale del 118, ed era stato trasportato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Ma già alle 17.30 di lunedì 8, è cominciata la fase di accertamento della morte cerebrale lunga sei ore, tra esami neurologici, test di apnea ed elettroencefalogramma.

Volontà dei genitori Mariam e Siemon e delle sorelle Bacem e Fahtima è che il corpo venga seppellito al cimitero di Cento, vicino a casa, con il viso rivolto verso la Mecca, in modo da poter pregare sulla tomba del loro Ibrahim.