Cronaca
9 Luglio 2019
Tragico epilogo per la vicenda che ha scosso anche Cento, dove il giovane viveva. La procura indaga su eventuali responsabilità

Tragedia a Gambulaga: non ce l’ha fatta il ragazzino che si era tuffato ai Due Laghi

di Ruggero Veronese | 2 min

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Ha lottato per un giorno intero, con tutte le sue forze, ma purtroppo non è bastato per evitare il più tragico degli epiloghi. Lunedì sera (8 luglio) il personale medico dell’ospedale Sant’Orsola ha infatti dichiarato la morte cerebrale del ragazzino di 13 anni che domenica mattina non è riemerso dopo un tuffo da un pontile dell’agriturismo Due Laghi di Gambulaga, e che dopo interminabili minuti era stato riportato a galla e a riva da un bagnante che si è immerso per salvarlo.

Il cuore del ragazzo, di origine ivoriana e residente a Cento, era tornato a battere dopo un’ora di disperati tentativi di rianimazione grazie all’intervento del 118, ma la situazione si presentava comunque gravissima e il giovane è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Sant’Orsola di Bologna.

Oltre al rischio di affogamento, aveva riportato anche un profondo taglio al capo che si è procurato con ogni probabilità al momento del tuffo, per poi restare impigliato o incastrato sott’acqua. Era arrivato all’agriturismo di Gambulaga poche ore prima, insieme ad alcuni amici e alle loro famiglie.

Una tragedia improvvisa che potrebbe avere anche conseguenze sul piano legale: la procura ha infatti aperto un fascicolo per indagare su eventuali carenze nelle misure di sicurezza o altre responsabilità del personale o dei gestori. Al momento il pontile dove è accaduto il fatto non è stato posto sequestro e l’agriturismo è regolarmente aperto.

Il ragazzino e la sua famiglia erano molto conosciuti nella comunità pakistana di Cento che organizzerà sicuramente una veglia nel centro culturale islamico per ricordare il tredicenne.

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