Ancora un processo a Ferrara per Stefano Tarascio, 30enne arrestato a fine a maggio dai Carabinieri per la truffa dell’assegno su Whatsapp grazie alla quale, insieme alla suocera, era riuscito a intascarsi 10.700 euro.
Questa volta a mettere nei guai Tarascio è la vendita di due biglietti per un evento pubblico dal valore complessivo di 200 euro, pagati online attaverso carta Postpay da un acquirente, che però è rimasto a mani vuote. Per il 30enne, già in carcere dopo l’arresto di maggio, è scattata quindi una nuova denuncia.
Durante l’ultima udienza ha testimoniato in aula proprio l’acquirente dei biglietti, che ha ripercorso la procedura d’acquisto e confermato in aula di non aver mai ricevuto nulla in cambio da Tarascio. Che rischia così due condanne per il reato di truffa: l’altro processo che lo vede coinvolto continuerò infatti nel mese di luglio.
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