Bondeno
26 Giugno 2019
Lo prevede il regolamento comunale. Otto famiglie straniere rifiutano per 'futili motivi': non piaceva l'idea di vivere in una frazione

Rifiutano gli alloggi Acer e perdono il diritto per due anni

di Redazione | 3 min

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Bondeno. Le case popolari non piacciono? Se il rifiuto all’assegnazione non è motivato, si perde il diritto a una nuova assegnazione di alloggi Acer per due anni. Lo dice chiaramente il nuovo regolamento degli alloggi ed è quello che accadrà alle famiglie che hanno rinunciato, mercoledì mattina, all’assegnazione della casa che era stata loro proposta.

E’ accaduto in otto casi, e in tutte le circostanze le case che non hanno incontrato il gradimento degli utenti erano situate in un complesso residenziale della frazione di Stellata.

«Il nuovo regolamento per l’assegnazione degli alloggi parla chiaro – dicono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti –: viene proposto un alloggio conforme a quelle che sono le esigenze e la composizione dei nuclei. Quando questo viene rifiutato per motivazioni che non sono ben circostanziate, molto spesso anche soltanto perché la collocazione non piace, si deve attendere due anni prima proporre una nuova domanda di assegnazione».

Il motivo di questa clausola nel regolamento è presto detto: «L’assegnazione di un alloggio di residenzialità popolare costituisce un aiuto economico importante. Si tratta di alloggi che vengono fabbricati con risorse della comunità e assegnati dopo una procedura attenta, a un canone di locazione assolutamente calmierato. Se si rifiuta per ragioni legate alle esigenze particolari del nucleo, nel quale possono essere intervenuti problemi, gli uffici sono pronti a valutare tutte le opzioni alternative; se la scelta di rinunciare è dovuta invece a motivazioni “futili”, perché per esempio non piace l’idea di vivere in una frazione, occorre dare la priorità alle altre famiglie che aspettano. Queste sono le regole».

Il fatto si è verificato mercoledì mattina: erano in via di assegnazione quattro alloggi, alla presenza dell’amministrazione, del dirigente del settore sociale Paola Mazza e del funzionario Massimo Mori, oltreché di un tecnico di Acer. Quattro erano gli alloggi da assegnare, uno dei quali di grandi dimensioni situato a Stellata, tre di dimensioni inferiori (per nuclei più piccoli) situati in due casi sempre a Stellata e uno a Bondeno. «Otto delle famiglie che hanno partecipato all’assegnazione erano straniere – avvertono Bergamini e Coletti – e hanno rinunciato all’appartamento proposto loro a Stellata. Viene da domandarsi – aggiungono – se esistano davvero, sempre e comunque le dichiarate difficoltà per chi si richiede un alloggio Acer».

Sono attualmente oltre 160 gli alloggi popolari abitati a Bondeno da un nucleo familiare residente. Di questi, circa l’85% è stato assegnato a cittadini italiani. «Il regolamento introdotto a metà della consigliatura in corso – conclude la giunta – ha permesso di destinare punteggi per contrastare il fenomeno della morosità e premiare i residenti “storici” del territorio. Questo non discrimina i cittadini stranieri presenti che qui vivono e lavorano. Alla base della rinuncia dell’alloggio da parte di alcuni di essi esistono probabilmente motivazioni che vanno indagate, da parte dei nostri uffici».

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