Economia e Lavoro
20 Giugno 2019
Fumata bianca al Mise: gli ammortizzatori saranno retrodatati al 24 maggio

Mercatone Uno: sbloccata la cassa integrazione fino al 31 dicembre

di Ruggero Veronese | 3 min

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Fumata bianca al Ministero per lo Sviluppo Economico, dove ieri sera (19 giugno) al termine di un lungo confronto iniziato in mattinata sono stati sottoscritti i due accordi tra le parti che prevedono il rientro del gruppo Mercatone Uno in amministrazione straordinaria e lo sblocco della cassa integrazione straordinaria per i suoi dipendenti fino al prossimo 31 dicembre. Al confronto hanno preso parte i rappresentanti del ministero del Lavoro, i nuovi commissari straordinari, i sindacati e le delegazioni delle dieci regioni coinvolte nella crisi (Emilia Romagna, Umbria, Lombardia, Toscana, Piemonte, Lazio, Puglia, Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trento), oltre ai dirigenti del Mise Giorgio Sorial e Davide Crippa.

Un risultato atteso e auspicato da tutti i 1.800 lavoratori del gruppo (92 nella provincia di Ferrara) fin dallo scorso 24 maggio, quando il tribunale di Milano decretò il fallimento della Shernon, che l’estate scorsa aveva acquistato 55 punti vendita dello storco marchio italiano. Quel giorno i dipendenti appresero dai social network o attraverso messaggi privati che l’indomani non avrebbero più avuto un posto di lavoro, trovandosi così da un giorno all’altro senza stipendio.

Proprio in virtù di questa situazione di estrema urgenza, gli accordi sottoscritti al Mise hanno l’obiettivo di garantire una continuità retributiva ai lavoratori, mentre i nuovi commissari straordinari (Giuseppe Farchione, Luca Gratteri e Antonio Cattaneo) cercheranno di trovare un nuovo acquirente per il marchio dopo l’infelice esperienza di Shernon. Il ‘retro-passaggio’ dalla holding ormai fallita all’amministrazione controllata consente infatti lo sblocco della cassa integrazione (che non è tecnicamente possibile per i lavoratori di un’azienda dichiarata fallita), il cui avvio verrà retrodatato al 24 maggio.

“Sono soddisfatto del lavoro svolto ai tavoli tenutosi al Mise – ha dichiarato il vice capo di gabinetto Sorial – per individuare, in sinergia tra le parti, strumenti e soluzioni per fronteggiare una grave crisi occupazionale che coinvolge sia i lavoratori che i fornitori del Gruppo Mercatone uno . L’obiettivo adesso è quello di individuare un percorso concreto e condiviso, che possa favorire in tempi brevi un programma di rilancio dei punti vendita e garantire così un futuro ai lavoratori”.

Al termine dell’incontro i sindacati si sono dichiarati parzialmente soddisfatti, dal momento che è stato raggiunto l’obiettivo primario della cassa integrazione, che sarà però calcolata sulla base dei contratti di Shernon, che dopo l’acquisizione dei negozi Mercatone Uno aveva imposto una riduzione delle ore di lavoro e di conseguenza anche dei livelli retributivi. I sindacati puntavano invece ad ‘agganciare’ i criteri degli ammortizzatori sociali ai vecchi e più alti stipendi in vigore fino alla prima metà del 2018.

Per avviare la cassa integrazione occorreranno circa tre mesi di tempo, ma da questo punto di vista i lavoratori in Emilia Romagna potranno godere di qualche appoggio esterno in più rispetto ad altri colleghi. La Regione ha infatti stanziato 150mila euro per sostenere i circa 450 dipendenti presenti sul territorio e sono in corso trattative con le banche per anticipare gli importi della cassa integrazione. Nel frattempo Agos, Unicred e Credit Agricole hanno seguito l’esempio del gruppo Intesa San Paolo, sospendendo per 12 mesi le rate dei mutui e dei finanziamenti concessi ai dipendenti del Mercatone Uno.

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