“Mi aspettavo delle scuse e un’ammissione dell’errore e invece mi trovo coinvolta in una diatriba elettorale”. Rita Volpi, la residente di via Rambaldi che sta lottando da anni per la liberazione del gatto Poirot, dice di essere rimasta “spiazzata” dalla affermazioni di Davide Bertolasi in risposta alla sua lettera-accusa sulle sorti del micio più famoso in città.
“La schermaglia politica era proprio fuori delle mie intenzioni, anzi passa in secondo piano di fronte alle dolorose vicissitudini che ho passato e sto passando assieme a mio marito” racconta la donna che non si sottrae comunque a un nuovo attacco politico nei confronti del consigliere comunale uscente del Pd e ricandidato alle imminenti lezioni.
“Se proprio avessi voluto intromettermi nella competizione elettorale non mi sarebbero mancati gli argomenti, visto che posso affermare che chi ha concretamente ottenuto qualcosa per noi sono stati principalmente Ilaria Morghen e Nicola Lodi, artefice dell’unico sfortunato tentativo di liberazione del gatto Poirot” commenta Rita Volpi, che si augura “per la sorte degli animali in difficoltà che tutti i successi animalisti di cui si vanta Bertolasi non abbiano avuto lo stesso successo di questo”.
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