Codigoro commemora i 100 anni del delitto Matteotti
In occasione della commemorazione del centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti, l'Amministrazione comunale promuove la presentazione del romanzo di Riccardo Nencini "Muoio per te"
In occasione della commemorazione del centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti, l'Amministrazione comunale promuove la presentazione del romanzo di Riccardo Nencini "Muoio per te"
Stando a quanto dice il Pd laghese in merito al parco della Pace il sindaco Bertarelli sarebbe "in confusione". Leggendo la risposta data in merito alla loro denuncia per "un uso sproporzionato di calcestruzzo nella riqualificazione, se così si può dire, del parco"
l sindaco di Lagosanto Cristian Bertarelli risponde alle preoccupazioni, definite "infondate", che il Pd laghese ha espresso in merito agli interventi al parco della Pace
Va in scena domenica 5 maggio alle 17.30 l’ultima tappa eliminatoria del Festival del Delta, prologo alla grandiosa finalissima in programma per sabato prossimo 11 maggio al Teatro Arena di Codigoro
Entra nel vivo la seconda edizione del Maggio dei Libri tra la Torre della Finanza, a Volano, la biblioteca comunale Giorgio Bassani e la palazzina Iat di Pomposa. Oggi, sabato 4 maggio, alle ore 18, in occasione del nuovo Caffè letterario, saranno ospiti Romeo Farinella e Massimo Rossi
di Giuseppe Malatesta
Lagosanto. Che l’Ospedale del Delta fosse destinato a finire nel ‘tritacarne’ della campagna elettorale dell’intero basso ferrarese era cosa ampiamente prevedibile, come punto caldo nei programmi elettorali delle liste da Mesola e Fiscaglia, a Lagosanto e sempre e comunque all’ordine del giorno anche nei Comuni non chiamati alle urne per le amministrative. Lo dimostra il dibattito codigorese, che in questi giorni coinvolge sindaco (alle prese con un’assemblea pubblica in compagnia anche del presidente dell’Asp Delta Davide Nardini) e opposizione 5 Stelle (con Claudio Dolcetti che ne ha discusso con la consigliera regionale Raffaella Sensoli in una breve videoconferenza).
L’Ospedale del Delta sarà al centro delle battaglie elettorali nonostante – per venire alle ultime notizie – i suoi operatori sanitari non vogliano “correre il rischio di essere strumentalizzati dalla politica”. È quanto dicono in chiusura di una lettera non firmata recapitata al sindaco uscente (e candidata sindaco) di Lagosanto Maria Teresa Romanini. “L’ho letta solo il 9 maggio e credo sia il caso di renderla nota perché esprime il disagio di un gruppo multi-professionale del Delta”.
Una lettera scritta all’indomani delle dichiarazioni riportare sulla stampa dopo l’assemblea pubblica codigorese, in particolare di quelle di Alice Zanardi e di Davide Nardini, che (come riporta Il Resto del Carlino) parlano di “scelte sanitarie sbagliate” e della speranza di veder tornare “l’ospedale laghese quello che dovrebbe essere in un paese civile”.
“Non sappiamo se definirci più rammaricati, più stupiti o più offesi per quello che da tempo leggiamo sui quotidiani locali, di politici, ex-politici o amministratori che ci definiscono sostanzialmente merce scadente, se non scaduta, rispetto ai grandi professionisti che in passato avrebbero popolato questo ospedale”.
La lettera prosegue ricordando come quello sanitario sia un “settore fluido soggetto ai cambiamenti del tessuto sociale, che cambiano di conseguenza i bisogni dell’utenza e le risposte, che vanno adeguate inoltre ai progressivi tagli imposti dai governi di ogni colore a Regioni e aziende sanitarie. Parlare di depauperamento rispetto a 10/20 anni fa è scoprire l’acqua calda, se si parla di liste d’attesa occorre fare dei ‘distinguo’: di quali liste parliamo? Non menzioniamo mai quello che funziona, come il sistema di prestazioni radiologiche. Abbiamo tutti i reparti che avevamo dieci anni fa, tranne il punto nascite il cui destino è segnato da una legge nazionale”.
“Le voci riportare sulla stampa appartengono al coro che come d’incanto, in prossimità delle elezioni di qualsiasi genere, intona finta indignazione. Nardini deve essersi perso qualche puntata dal 2010: il numero di primari da allora si è notevolmente ridotto per ragioni di anzianità lavorativa. Ma qui si lavora sodo, non ci sarà la mobilità attiva di venti anni fa ma nemmeno le aziende vicine a noi godono di migliore salute. Prima di definire quest’ospedale non degno di un paese civile, Nardini e tutti i ‘criticoni vicino alle elezioni’ vengono qui in visita, parlino con medici, infermieri e pazienti invece di dare ascolto alle percezioni, magari vengano in compagnia di qualche amico politico, o con qualche sindaco che si è perso tra una lezione e un’altra”.
Nonostante il dente palesemente avvelenato con i rappresentanti politici locali, come già detto, gli operatori chiudono allontanando qualsiasi tentativo di strumentalizzazione politica elettorale: “Siamo operatori e solo questo vogliamo essere”.
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