Cronaca
17 Aprile 2019
Lodi attacca Tagliani, che a sua volta se la prende con Salvini. Nel frattempo i candidati Modonesi e Fabbri battibeccano a distanza

Scontro in Gad: colpa di Salvini o dell’amministrazione? Polemiche e accuse incrociate tra Pd e Lega

di Ruggero Veronese | 5 min

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Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

Scoppia nuovamente la violenza in zona Gad e con essa anche le polemiche, in particolare tra il Pd e i principali partiti di destra e centrodestra, sulle responsabilità politiche delle situazioni di degrado urbano. Polemiche che ormai da tempo determinano una paradossale situazione di attacchi incrociati: mentre l’amministrazione ferrarese e i suoi sostenitori accusano il ministro dell’Interno Matteo Salvini di non aver ancora provveduto a dotare le forze di polizia di più uomini sul campo e strumenti di controllo, l’opposizione a livello locale rinfaccia all’amministrazione di aver osservato inerme l’evolversi del degrado in zona Gad. Le uniche responsabilità che saltano sempre all’occhio dei partiti, in sostanza, sono quelle della fazione politica opposta.

A dare il ‘la’ alle polemiche politiche è il segretario comunale della Lega Nicola Lodi, che è anche il primo a riportare la notizia e le fotografie di quanto appena accaduto: “Questo è quello che succede in Gad! L’assessore alla sicurezza e candidato pd Aldo Modonesi dirà che e’ una semplice lite? Oppure la segretaria Baraldi parlerà di percezioni? Lo dico in maniera chiara e decisa, ci metteremo ogni energia per bonificare questa città”.

Scatta a questo punto un botta e risposta a distanza tra Pd e Lega, dopo che il ministro dell’Interno Matteo Salvini condivide le immagini sui propri social insieme a un nuovo annuncio del suo arrivo a Ferrara (quello precedente risaliva a metà febbraio, dopo i disordini notturni davanti alla stazione) e della sua nuova e discussa direttiva, che consentirà anche ai prefetti di emanare ordinanze per l’ordine pubblico: “Ennesima rissa tra immigrati nel quartiere Gad di Ferrara, con coltellate tra un albanese e due nigeriani (in realtà dai primi rilievi dei carabinieri ci sarebbe solo un nigeriano coinvolto e non sarebbero stati usati coltelli, ndr). Il 3 maggio sarò in città e nelle prossime ore inviterò tutti i prefetti una direttiva per cacciare i balordi dalle città. Dove non arrivano i sindaci, arriviamo noi”.

Chi non dimentica il precedente annuncio di Salvini è il sindaco Tiziano Tagliani, che nel commentare la notizia afferma: “Ma non doveva arrivare in città Salvini a sistemare le cose? Si è perso per strada oppure qualcuno gli ha detto di restare dove è perché qualche rissa in Gad fa bene al partitone VerdeNeto!”.

Un attacco al ministro che solleva la pronta replica di Alan Fabbri, che commenta la frase di Tagliani con una citazione di Seneca: “A volte mi sono pentito di aver parlato, ma mai d’aver taciuto. Dovrebbe tenerlo ben in mente il nostro sindaco Tiziano Tagliani prima di scrivere sciocchezze pubblicamente. Matteo Salvini, differentemente da altri, sarà in città il 3 maggio per risolvere ciò che loro stessi hanno creato in tutti questi anni di assoluto menefreghismo. Oltre al danno abbiamo dovuto sopportare la pubblica derisione dei residenti e delle loro “lenzuolate” (cit. Tagliani) di protesta. Trovo davvero inopportuno ascoltare in questi giorni l’assessore alla sicurezza con il suo “fare di più”. Ma dov’era fino ad oggi? Dove sono stati mentre in quei quartieri avvenivano questi episodi? Perchè non è stato fatto in questi quasi 20 anni di assessorato?”.

Secondo Fabbri, “I ferraresi non dimenticheranno molto facilmente chi ha creato il problema, chi lo ha alimentato riempiendo un quartiere, con la complicità di cooperative pronte a far cassa, clandestini e criminali che non hanno mai avuto nessuna voglia di integrarsi e di rispettare le nostre regole. Noi continueremo ad essere dalla parte dei ferraresi come in tutti questi anni di battaglie, a chiedere sicurezza e libertà. Per tutti, indistintamente”.

Nel frattempo anche il candidato sindaco per il Pd Aldo Modonesi attacca Salvini per quella che vede come un’operazione elettorale in vista delle prossime consultazioni: “Un’altra rissa in piazzale Castellina. Non è la prima e temo non sarà l’ultima – scrive Modonesi -. Però questa succede in campagna elettorale e diventa un’occasione ghiotta per Matteo Salvini, che alla buonora si ricorda di tre cose: di essere il Ministro dell’Interno; di essere, come tale, garante della sicurezza e dell’incolumità del cittadino contro la criminalità comune e organizzata; che Ferrara esiste, anche se forse non ne ha ancora la felpa. Ed ecco allora che, dopo 11 (undici!) mesi da Ministro, ora trova il tempo per una sosta in città”.

“Nemmeno io ne posso più delle risse sulle nostre strade e di chi vive sulle spalle dei ferraresi in modo disonesto – continua Modonesi -. Le forze dispiegate a presidio dell’area intorno alla stazione sono ingenti, ma evidentemente non bastano e non lo scopriamo oggi. Ma la notizia è che ora se ne accorge anche Salvini. Se viene a Ferrara per fare davvero il Ministro e proporre soluzioni, che dire? Era ora! Ma se il suo intento è solo quello di gettare benzina sul fuoco e di alimentare la paura e l’odio verso gli immigrati, senza alcun distinguo tra delinquenti e persone oneste, avremo la conferma di ciò che abbiamo visto nell’ultimo anno: le foto e le sparate sui social non risolvono i problemi. Servono proposte e strumenti concreti, e noi li invochiamo ormai da troppo tempo, senza essere ascoltati”.

Una posizione non lontana da quella del segretario regionale del Pd Paolo Calvano, secondo cui “L’ennesimo episodio di violenza in Gad scatena La Lega ferrarese e il suo candidato sindaco che cominciano l’ormai consueta battaglia social dove si lamentano del problema della sicurezza a Ferrara. Il problema c’è senza alcun dubbio a Ferrara come in tutte le altre città d’Italia e servono soluzioni. Ci fa piacere sapere anche che il Ministro dell’Interno, dopo un anno di Governo arriverà in città! Un anno del suo Governo però nel quale da quanto sembra purtroppo non sono migliorate le cose né a Ferrara né in nessun’altra città. Certo, gli piace prendersi i meriti quando le forze dell’ordine compiono importanti azioni, ma poi eccola lì la Lega e il suo Ministro pronti a scaricare le responsabilità sugli altri quando si presenta qualche nuovo episodio criminale. “Bela forza” diciamo a Ferrara. Caro Salvini, per fortuna che la campagna elettorale ti porta nella nostra città, così finalmente ti incontreremo e vedrai con i tuoi occhi e di persona quel che accade e non con i filmati che ti fanno arrivare. Quel che spero è di vedere delle soluzioni e non di ascoltare della propaganda di bassa lega”.

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