Politica
22 Febbraio 2019
L'ex pretore: "Presentare due liste è una battaglia persa in partenza. Salvini? Non condivido quasi niente". E Ilaria Morghen minaccia querele

M5S verso la scissione. Laboratorio Civico lancia Ezio Roi come candidato sindaco

di Elisa Fornasini | 3 min

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Una “offerta di aiuto” giunta dagli “amici del Laboratorio Civico” e accettata per “evitare il frazionismo e cercare punti di ricongiunzione” con tutti coloro che “si riconosco nei valori dei Cinque Stelle”. In piena scissione del Movimento 5 Stelle a Ferrara, Ezio Roi entra a gamba tesa in campagna elettorale e annuncia la sua candidatura a sindaco alle elezioni di maggio.

A un anno dalla corsa al Senato (in cui non è riuscito ad agganciare il 27%), l’ex pretore (che ha iniziato la sua carriera a Codigoro, dal ’78 all’81) e magistrato, appena dimessosi dalla giunta grillina di Imola, ci riprova a Ferrara con la lista Laboratorio Civico, “che mi ha contattato per dare una mano” nel creare una “squadra che rappresenti la pluralità dei cittadini ferraresi”.

Una “squadra” – al momento gli unici che si presentano in pubblico sono Mauro Ballola, Natascia Cristofori e Maria Teresa Miglio – che si dice “aperta al dialogo” ma rifiuta di presentarsi alle eventuali Sindacarie “che ormai sono superate, a meno che la richiesta non venga dai vertici romani”.

La frattura con il consigliere pentastellato Lorenzo Marcucci e con il ‘nucleo originario’ dei Grilli Estensi, “di cui non riconosco né autonomia né autorevolezza“, sembra portare inevitabilmente a un conflitto di liste: “Non possiamo impedire a un altro gruppo di creare una propria lista con un proprio rappresentante, sarà lo staff nazionale a decidere quale sarà la lista ufficiale” spiega Roi che, dopo l’iscrizione sulla piattaforma Rousseau, rimane in attesa della “valutazione, approvazione e certificazione” da parte del Movimento.

“Presentare due liste quando siamo in necessità di conquistare la maggioranza è una battaglia persa in partenza” commenta il candidato che propone una “discussione a un tavolo unico” perché “non sono venuto a creare divisioni in questa fantapolitica onirica; non ci sono ambizioni di potere, non siamo alla ricerca di una poltrona ma di un servizio per lavorare sul nostro programma che porta avanti gli ideali dei Cinque Stelle”.

Un “bagaglio di idee” da Imola, strappata al centrosinistra alle amministrative dello scorso giugno, che si basa sull’autonomia: “Non dobbiamo pensare di essere sotto scacco o ricatto di qualcun altro, non voglio alleanze trasversali, orizzontali o oblique ma alleanze dei cittadini che con diatribe e salotti non hanno nulla a che fare”.

Il distacco con la Lega è presto annunciato. “Di Salvini non condivido quasi niente – attacca Ezio Roi -: per me la sicurezza va coniugata con giustizia e legalità e non ne va fatta una questione di etnia o un’operazione propagandistica sfruttando le situazioni di persone in disagio. Non esistono neri, bianchi o gialli, esistono leggi che sono uguali per tutti e sono proprio le leggi lassiste fatte dalla Lega insieme a Berlusconi che hanno portato la giustizia a funzionare male”.

“Cancellare le leggi vergogna dal nostro codice penale” e “tornare a lavorare sul territorio per risolvere i problemi con le buone pratiche e non con i proclami” sembrano le priorità dell’ex assessore alla Sicurezza e Legalità: “A Ferrara la situazione è più grave che a Imola, capisco che mancano uomini e mezzi ma anche la buona volontà di risolvere i problemi”.

A partire dalla lotta all’abuso di alcol e diffusione degli stupefacenti, “distinguendo tra pesanti e leggeri , dando attenzione alle fasce più giovani: non accetteremo che queste cose si svolgano sotto i nostri occhi senza fare alcun che”. Il programma – che forse prevede un “gemellaggio tra la Spal e il Bologna” ironizza il tifoso rossoblu, residente a Mezzolara di Budrio – verrà presentato ufficialmente giovedì 7 marzo alle 21 al bar Gallery.

In conferenza fa capolino Ilaria Morghen, consigliera comunale che ‘guida’ il Laboratorio Civico, ma rimane in disparte: “Sono fuori dai giochi, ma a chi continua a calunniare e denigrare dico che ci vedremo in tribunale” dichiara l’ex candidata sindaco che, a quanto pare, si è rivolta a un avvocato per presentare una querela per diffamazione nei confronti del collega Marcucci.

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