Alla scoperta degli Orti Certosini con “Giardini Aperti”
Anche a Ferrara arriva la sesta edizione della manifestazione "Giardini Aperti" del Fai
Anche a Ferrara arriva la sesta edizione della manifestazione "Giardini Aperti" del Fai
Primo di una serie di eventi che vogliono definire un itinerario multi culturale teso ad affrontare temi come la resistenza ad ogni forma di oppressione dei diritti e delle libertà fondamentali attraverso la musica, attraverso performance artistiche e attività ludiche mirate al genuino confronto delle idee ed alla socializzazione
Torna SunEr, ma questa volta con una veste differente. Dopo l’edizione di marzo, il festival musicale nei circoli Arci dell’Emilia-Romagna esplora nuove strade incontrando quella della cinematografia: tre proiezioni a Officina Meca e al Circolo Arci Bolognesi con film dedicati a Verdena, Cccp e Marlene Kunz
"Storie di Frazioni" è il titolo della mostra diffusa realizzata nell'ambito del progetto per i 50 anni del Teatro Nucleo con sede a Pontelagoscuro. La mostra, inaugurata lunedì 22 aprile, rimarrà visitabile fino a lunedì 6 maggio, lungo le fermate della linea 11
Sabato 27 aprile alle ore 14:30, presso la sala dell’Oratorio San Crispino della libreria Libraccio di Ferrara, in collaborazione con PurpleSquare Ferrara Gruppo di lettura, “L’amica geniale” di Elena Ferrante
Prorogata fino a domenica 10 marzo la mostra di Dani Karavan “Il Giardino che non c’è“, allestita al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Via Piangipane 81, Ferrara).
Ispirata dal “Giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani (che sotto il regime fascista fu detenuto proprio nel carcere poi trasformato in MEIS) e dall’omonimo film di Vittorio De Sica, si snoda tra il modello del Giardino e diversi materiali dell’installazione pensata da Karavan per la città di Ferrara, il manoscritto originale del romanzo di Bassani e un itinerario tra alcuni degli oltre cinquanta lavori site specific firmati dallo scultore israeliano in giro per il mondo: il memoriale sui Sinti e i Rom a Berlino, la camminata sui diritti umani a Norimberga, l’omaggio a Walter Benjamin a Portbou e il monumento al deserto nel Negev.
Il biglietto di ingresso unico da 8 € comprende, poi, il docufilm “Eravamo italiani“, commissionato dal MEIS al regista Ruggero Gabbai su iniziativa della Presidenza italiana dell’IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance nel 2018. Prodotta con il contributo del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, la pellicola raccoglie le testimonianze dei sopravvissuti italiani alla Shoah.
Ad attendere i visitatori al MEIS anche lo spettacolo multimediale “Con gli occhi degli ebrei italiani“, a cura di Giovanni Carrada (tra gli autori di “Superquark”) e Simonetta Della Seta (Direttore del Museo): duemiladuecento anni di storia e di cultura italiana in ventiquattro minuti, visti e raccontati attraverso gli occhi degli ebrei.
Dagli occhi si passa alle voci, con i totem de “Lo Spazio delle domande“, dove gli ebrei ferraresi spiegano il proprio rapporto con l’ebraismo.
E se il percorso espositivo “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni” è attualmente in fase di riallestimento (riapre martedì 12 marzo), al MEIS il pubblico può passeggiare nel Giardino delle Domande che, tra piante di alloro, mirto, timo, lavanda e maggiorana, disegna quattro percorsi alimentari (uova, pesce, carne e latte), illustrando che cosa prescrive la normativa ebraica sul cibo e quali sono gli ingredienti di alcune ricette casher.
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