Attualità
13 Febbraio 2019
Diccap e Sulpl contro le "evidenti criticità" del Corpo, dal quarto turno al nuovo Comando: "L'amministrazione preferisce gli slogan elettorali al dialogo coi sindacati"

Polizia locale, proclamato lo stato di agitazione

di Redazione | 4 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

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È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Luca Falcitano

La minaccia è diventata realtà. I sindacati di polizia municipale Diccap e Sulpl hanno proclamato lo stato di agitazione della polizia locale Terre Estensi.

Un atto di protesta contro le “evidenti criticità relative a quarto turno, erogazione dell’indennità di ordine pubblico, carenze nelle dotazioni e un progetto del nuovo Comando al di fuori degli standard moderni necessari per un Corpo di polizia moderno”.

A denunciare la situazione è Luca Falcitano, coordinatore provinciale del Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali e del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, secondo cui “nonostante le moltissime criticità denunciate da mesi, l’amministrazione comunale di Ferrara ha preferito tirare dritto“.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la “convocazione di oggi per un incontro sul nuovo Comando, solo della Rsu del Comune e dei sindacati confederali, escludendo senza motivo i funzionari del Diccap e del Sulpl che da mesi denunciano le evidenti inefficienze e le carenze del Comando di polizia locale”.

Una “chiusura” che ha portato i sindacati di categoria a proclamare lo stato di agitazione per “denunciare nuovamente come, nelle attuale condizioni, risulta di fatto impraticabile l’adozione del quarto turno sia dal punto di vista finanziario che operativo”.

Dal punto di vista finanziario, infatti, “le risorse a bilancio stanziate per l’incremento di organico serviranno a finanziare il costo di 4-5 agenti, assolutamente insufficienti rispetto ai 15 agenti necessari a colmare le carenze d’organico e inoltre ad oggi nessuna risorsa è stata stanziata per gli adeguamenti contrattuali degli operatori”.

Dal punto di vista operativo, “il quarto turno – prosegue Falcitano – non può essere adottato stante la evidenti carenze in materia di dotazioni di sicurezza della polizia locale, dotazioni che vanno dalla mancanza di veicoli idonei al trasporto di persone fermate, ai giubbotti anti proiettile fino alla lapalissiana mancanza dell’arma in palese violazione delle circolari del Ministro dell’Interno che vietano il servizio dopo le 22 alle condizioni attuali”.

Altro punto senza risposta, nonostante le richieste di Diccap e Sulpl, “è l’erogazione dell’indennità di ordine pubblico per gli agenti di polizia locale che svolgono attività di ordine pubblico in ausilio alle forze di polizia statale. Questione che potrebbe essere risolta con una semplice richiesta della comandante Trentini alla prefettura, ma anche in questo caso silenzio totale”.

Riguardo al nuovo Comando che sorgerà alle Corti di Medoro, “dal progetto attuale emergono evidenti carenze sia dal punto di vista strutturale interno che per quanto riguarda la localizzazione. Problematiche gravi riguardano infatti la suddivisione degli spazi interni che non sono idonei a un Comando di polizia: si va dalle problematiche riguardanti gli ingressi al Comando, agli spogliatoi calcolati per ospitare meno agenti di quelli in forza al Comando (a meno che ogni agente non si debba cambiare in uno spazio di 0.80 metri), problematiche riguardanti i servizi igienici, mancanza di locali adibiti a camere di sicurezza dove trattenere le persone fermate, la mancanza di una stanza deposito armeria eccetera”.

“Dal punto di vista della localizzazione perché individuare un nuovo Comando di polizia nello stesso stabile della biblioteca? Non vi erano altre localizzazioni idonee?” si domanda Falcitano che attacca l’amministrazione comunale – “che ha preferito i giornali e gli slogan per la futura campagna elettorale al dialogo con le rappresentanze sindacali di categoria della polizia locale” – e resta in attesa dell’appuntamento in prefettura, dove il prefetto Michele Campanaro convocherà le parti per un tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dalla legge.

Alla presa di posizione dei due sindacati si unisce anche la Lega di Ferrara, con il suo segretario Nicola Lodi, che esprime “massima solidarietà e massimo appoggio agli agenti della polizia locale e ai sindacati che hanno proclamato lo stato di agitazione contro la folle idea dell’amministrazione Tagliani di mandare di notte gli agenti in Gad. Il Pd – afferma Lodi – tenta di fare propaganda politica all’ultimo minuto prima delle elezioni e, come al solito, per accaparrarsi qualche voto è disposto a passare sopra a tutto, anche all’incolumità del personale di polizia e alle leggi che vietano la messa in opera del quarto turno in assenza di particolari condizioni logistiche e di preparazione per gli agenti che a Ferrara mancano”.

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