Lettere al Direttore
12 Febbraio 2019

Malacarne e Palazzo Massari, chiarimenti

di Redazione | 4 min

In riferimento all’articolo apparso in data 11 febbraio dal titolo “Italia Nostra smentisce Sgarbi: ampliamento del Massari si può fare, ma non così eccessivo” avete fatto una enorme confusione mischiando i contenuti di un parere espresso nel 2015 da Italia Nostra, e non da me come affermate (anche se lo condivido), sul progetto di palazzo Massari e quelli di un mio recente comunicato in risposta ad alcune affermazioni di Vittorio Sgarbi che mi riguardavano.

Avete inoltre virgolettato, fatto gravissimo, frasi da me mai pronunciate (e che potrebbero farmi passare per demente) né contenute nei testi dei documenti. Dal vostro articolo il lettore non può capire nulla né del mio pensiero né della posizione ufficiale di Italia Nostra.

Credo che il modo corretto di fare informazione (come in altre occasioni avete fatto) sia quello di riportare i testi dei comunicati e dei documenti nella loro interezza, per non limitare o distorcere il percorso logico dei loro contenuti. Nulla poi vi vieta di commentarli.

Trovo invece profondamente scorretto frammentare e interpretare i testi, distorcendone inevitabilmente i contenuti. In quest’ultimo periodo ho comunque potuto verificare che siete in folta compagnia.

Al giornalismo in genere oggi interessa solo la polemica e non il confronto delle idee vitale per la soluzione dei problemi.
Andrea Malacarne

Gentile Architetto,

il fatto che ci inviasse una e-mail dall’indirizzo di Italia Nostra, che si firmasse come presidente della stessa e ci allegasse alla lettera il parere su Palazzo Massari, con la sua firma in calce, con la preghiera di renderne pubblici i contenuti, ci deve aver creato confusione.

Non era nostra intenzione distorcere i contenuti del suo intervento per alimentare polemiche. Polemiche di cui fortunatamente non abbiamo trovato traccia nei giorni successivi.

Scusandoci per la malriuscita operazione di sintesi tra intervento e documentazione che ci aveva sottoposto, pubblichiamo qui sotto il suo intervento integrale.

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In merito alle notizie apparse in seguito alla conferenza stampa convocata da Vittorio Sgarbi in data 7 febbraio principalmente sul tema del restauro di palazzo Massari, notizie recanti confusi riferimenti a me e ad Italia Nostra, forse dovuti  alla foga del relatore, preciso anzitutto di aver comunicato a Sgarbi con una lunga lettera in data 29 gennaio che non avrei partecipato alla conferenza stampa da lui organizzata e convocata, della quale mi aveva dato notizia non più di due giorni prima. E’ quindi falso affermare che non mi sono presentato alla conferenza stampa, come invece altri relatori annunciati hanno ritenuto di fare.

Nella lettera a Sgarbi cercavo di ribadire (perchè di palazzo Massari già avevamo parlato), che pur concordando sulla critica ad alcune parti del progetto, si tratta di un caso, anche dal punto di vista disciplinare, molto diverso da quello di palazzo dei Diamanti e che una conferenza stampa in questa fase, a mio parere, avrebbe rischiato di generare confusione e non risultati.  Se dalla mia lettera e dalle mie argomentazioni l’onorevole Sgarbi ha tratto la conclusione, prontamente riportata dalla stampa, che io ho bisogno dello psicologo, non posso farci niente. Lascio all’intelligenza e alla fantasia del lettore la possibile frase successiva.

Apprendo poi dalla stampa del presunto “commissariamento” della sezione di Italia nostra di Ferrara. In realtà già nel 2015 Italia Nostra espresse un dettagliato e ragionato parere sulla proposta di restauro di Palazzo Massari (parere che allego alla presente precisazione nella speranza che ne siano resi pubblici i contenuti) in seguito alla presentazione del progetto alle associazioni culturali della città da parte dell’Amministrazione Comunale.

I contenuti di quel parere sono stati giustamente richiamati da Mariarita Signorini, presidente nazionale dell’Associazione, nel messaggio scritto in occasione della conferenza stampa, soprattutto per la parte riguardante il nuovo corpo sul giardino e la chiusura delle parti terrazzate su via Borso.  La sintonia della sezione di Ferrara con la Presidente Nazionale di Italia Nostra sia sul restauro di palazzo Massari che sulla vicenda di palazzo dei Diamanti mi pare dimostrino che il “commissariamento” è frutto di pura fantasia.

Ferrara attende da decenni il restauro di palazzo Massari reso possibile, purtroppo, solo dall’evento drammatico del terremoto. Italia Nostra auspica che i lavori di restauro proseguano e che l’edificio venga restituito prima possibile all’uso pubblico e alle funzioni museali. Ribadirà, nei modi e nei tempi che le sono propri e che riterrà più opportuni, la propria contrarietà ad alcuni aspetti del progetto.

Andrea Malacarne
Presidente della sezione di Italia Nostra di Ferrara
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