Bondeno
9 Febbraio 2019
Firmato il preliminare di acquisto tra Finbieticola e un'azienda top secret. Bergamini: "Fiduciosi per l'attesa riconversione"

Ex zuccherificio verso un nuovo futuro: da pastificio a deposito di logistica

di Elisa Fornasini | 3 min

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Bondeno. “Probabilmente a Bondeno non c’è bisogno di tutta questa occupazione, basti pensare alla riconversione dell’ex zuccherificio in pastificio che deve ancora sfornare il suo primo maccherone!”. E’ stato involontariamente profetico il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani contro il ‘modello Bondeno’ per smuovere le acque sul futuro dell’ex zuccherificio matildeo, che però non sfornerà mai maccheroni.

Il nuovo piano di rilancio dello stabilimento saccarifero – dismesso dal 2006 e poi demolito, con la bonifica del terreno – interessa un importante gruppo industriale impegnato nella logistica – ancora top secret, considerando che in questo momento della trattativa preferisce rimanere anonimo – che vede in questi 35 ettari di terreno la location ideale per costruire un centro di smistamento, nello specifico un deposito di logistica per autovetture provenienti in larga parte dai mercati esteri.

La trattativa sembra procedere sui binari giusti: alle 14 di venerdì è stato firmato l’atto preliminare di compravendita, stipulato da Finbieticola (proprietaria dell’area) e dall’azienda che opera ormai da molti anni nel settore della logistica, con una specializzazione nel settore automobilistico. Ancora difficile immaginare come sarà strutturato il possibile deposito o il costo dell’intera operazione, anche se il ‘vecchio’ valore era stimato in 6 milioni di euro.

Quello che è certo è che ad attrarre il potenziale investitore è la vicinanza della ferrovia, in modo da avere un ingresso diretto allo scalo merci della stazione di Bondeno, attraversata dalla linea Suzzara-Ferrara. Sarà la chiave di volta per trasformare il preliminare di acquisto in realtà, riattivando il braccio ferroviario e rivitalizzando l’ex stazione dei treni di viale Matteotti? Chi amministra la città palesa una cauta soddisfazione per l’accordo.

Siamo fiduciosi: entrambe le aziende, quella che vende e quella che acquista, sono serie e ci sono buoni presupposti affinché, dopo lunghi mesi di lavoro e trattativa, si possa procedere con la compravendita e l’attesa riconversione” annuncia il sindaco Fabio Bergamini che, oltre ad “assicurare la massima collaborazione con quella che sarà la nuova proprietà del terreno”, rimane guardingo in attesa di vedere le prossime fasi, come il deposito del progetto e il cambio di destinazione d’uso per l’urbanizzazione.

“È solo un primo passo di un cammino che speriamo si possa concludere con l’attesa creazione di strutture e possibilità di indotto per il territorio” ribadisce il primo cittadino che nel caso, prima di attivare le ruspe, dovrà procedere con la modifica dello strumento urbanistico: da area pastificio/area verde/area residenziale a area logistica/trasporti.

Anche Roberto Montesi, amministratore della Finbieticola, esprime soddisfazione all’uscita dell’incontro: “Abbiamo dovuto attendere diversi anni per poter finalmente trovare un’adeguata sistemazione all’area, anche a causa della forte crisi del mercato degli ultimi anni. Il gruppo industriale darà una giusta collocazione all’area stessa e porterà occupazione e sviluppo con un indotto che avrà effetti positivi sull’intera provincia. Ringrazio il Comune di Bondeno per aver operato sempre in sintonia con noi, con l’obiettivo di favorire gli interessi del territorio”.

Una sintonia che si era incrinata negli anni – con diatribe legali tra pagamenti di Imu e Tasi e il mancato ricollocamento dei dipendenti – ma che ora sembra tornare più forte che mai. D’altra parte, proprio il sindaco Bergamini aveva più volte detto che avrebbe riaperto un tavolo solo a condizione di veder procedere l’attesa cessione e riconversione dell’area. Ferma dal 2006, quando lo zuccherificio venne chiuso a seguito delle note scelte dell’Unione Europea di puntare su altri mercati, per la lavorazione della barbabietola.

La riconversione, in seguito, è sembrata più volte sul punto di poter partire, con la famigerata creazione di un pastificio, ma non se ne fece nulla. Il resto è storia recente. E forse ora si potrà scrivere un’altra pagina.

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