Bondeno. Finbieticola Bondeno è stata condannata dal giudice del lavoro per non aver ricollocato i propri dipendenti a seguito dell’avviamento della fase di riconversione dello zuccherificio. A renderlo noto è il sindacato Flai-Cgil, che ha sostenuto la causa insieme allo studio legale dell’avvocato Stefania Borghetto.
«La vicenda trae origine dalla riforma europea del mercato dello zucchero imposta dall’Unione Europea nel 2006 – ricorda Cristiano Pistone, segretario della Flai-Cgil -. Per riequilibrare importazione/esportazione l’Ue ha sostanzialmente disincentivato le aziende a produrre, prevedendo però la riconversione degli impianti, per evitare emorragie di posti di lavoro. La conseguenza è stata, in realtà, la chiusura della maggior parte degli stabilimenti italiani, compresi quelli ferraresi. Nel caso dello zuccherificio di Bondeno, i lavoratori sarebbero dovuti passare alle dipendenze dei nuovi soggetti imprenditoriali che si erano impegnati a trasformare l’impianto dapprima in una centrale ad oli vegetali e, successivamente (a seguito del fallimento del primo piano di riconversione), nel fantomatico pastificio che avrebbe dovuto occupare, oltre ai lavoratori di Finbieticola, altre centinaia di maestranze. Al contrario i lavoratori ricevettero ad ottobre 2014 la lettera di licenziamento».
La sentenza, afferma ancora Pistone, «restituisce dignità ai lavoratori, ritenendo Finbieticola responsabile per non aver mantenuto la promessa di ricollocare i lavoratori a seguito della riconversione, condannando di conseguenza l’azienda a indennizzarli e così riconoscendo la bontà delle motivazioni che il sindacato e i legali di parte hanno sempre perseguito».
Per Pistone la sentenza è un punto a favore della Flai, contro «tutti quei soggetti che negli ultimi anni hanno chiesto, anche tramite la stampa, che fine avesse fatto il sindacato rispetto alla vertenza Finbieticola. La risposta è che non abbiamo messo la testa sotto la sabbia e non abbiamo “appeso il cappello verde”: il sindacato ha ancora la “brutta abitudine” di tutelare i lavoratori, anche se in alcuni momenti è necessario farlo in maniera silente, ma alla fine efficace».
Un pensiero, da ultimo, Pistone lo riserva a Gianni Saletti, «memoria storica dei fatti, promotore e sostenitore, soprattutto morale, dell’azione legale, dallo stesso fortemente voluta ma della quale non ha visto l’esito essendo venuto a mancare qualche decina di giorni prima della sentenza».
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com