Politica
6 Agosto 2010
Dopo le dichiarazioni in conferenza stampa, il ministro corregge il tiro

Palio di Ferrara a rischio? Dietrofront della Brambilla

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

Dal premierato alla libertà di stampa. Il 25 Aprile secondo Fabio Anselmo

Riforma del premierato, autonomia differenziata, tentativi di imbavagliare la stampa, aborto, aiuti all'Ucraina e conflitto in Palestina. Sono questi i temi principali su cui Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni comunali dell'8 e 9 giugno, si sofferma per celebrare la data del 25 aprile

Palio di Ferrara a rischio? Dopo l’uscita del ministro Brambilla qualche contradaiolo sarà sbiancato a sentire la corsa dei cavalli paragonata alle corride. Ma la titolare al dicastero del Turismo ha fatto subito retromarcia: “non ho proposto l’abolizione di alcuna manifestazione”.

Tutto è nato ieri, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale Michela Vittoria Brambilla ha puntato il dito contro le manifestazioni che usano animali, annunciando controlli per segnalare quelle più pericolose, nel corso delle quali possono verificarsi incidenti e morte. Il tutto condito da un paragone che ci sembra esagerato: “certi palii sono come le corride”; anunciando di seguito un decreto per stabilire i contributi agli enti pubblici per le iniziative e le manifestazioni turistiche che non comportino lo sfruttamento di animali.

Il ministro bissa poi la gaffe prendendo come paragone l’esempio della la Spagna e l’abolizione della corrida (“se lo hanno fatto loro anche noi possiamo rinunciare a qualche corsa o palio”). In realtà la legge inibitoria appartiene alla Generalidad della Catalogna e c’è da sottolineare che nella regione autonoma di Barcellona la corrida è tutt’altro che sport nazionale e anche in termini di tradizione non si possono fare confronti con il resto della Spagna. In Catalogna c’e solo una grande arena, quella di Barcellona, e si corre poco più di una dozzina di gare l’anno.

Ma rimanendo in Italia, dopo le dichiarazioni del ministro, nel giro di poche ore è arrivata la replica da Siena, città storica del palio, con il sindaco che ha minacciato di adire le via legali contro le dichiarazioni giudicati “vergognose”. Tra l’altro Siena, così come Ferrara, ha applicato nelle ultime edizioni le norme contenute nell’ordinanza del sottosegretario Francesca Martini per la tutela degli animali.

La Brambilla è stata quindi costretta a correggere il tiro, ripiegando su una parziale rettifica. Il ministro alla fine nega di voler abolire qualsivoglia manifestazione, ma ritiene “doveroso dare luogo ad un’approfondita analisi del panorama delle feste popolari che hanno luogo nel nostro paese e che coinvolgono gli animali per valutare se esse siano tutte portatrici di positivi benefici della nostra immagine all’estero o se per alcune di esse prevalgano gli effetti negativi legati allo sfruttamento degli animali”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com