Cronaca
6 Febbraio 2019
La polizia scopre l'accampamento tra gli arbusti di via Ravenna. Intervento anche in un casolare di via Robinia usato come dimora di fortuna

Vivono in una tendopoli nel bosco, sgomberati cinque abusivi

di Redazione | 3 min

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L’intervento coordinato di questura e polizia locale Terre Estensi, scattato alle 7 di martedì 5 febbraio in due immobili occupati abusivamente, si è concluso con uno sgombero di cinque persone che avevano costruito una vera e propria tendopoli in mezzo al bosco.

Nel mirino degli agenti della questura di Ferrara e del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna, intervenuti insieme ad alcune pattuglie della polizia municipale, vi erano un casolare diroccato in fondo a via della Robinia – già controllato alcuni mesi fa dal reparto specializzato di polizia locale, che aveva imposto al proprietario di renderlo inaccessibile – e una vasta area boschiva sul fronte opposto di via Ravenna, anche in questo caso controllata più volte in passato da questura e polizia locale.

È proprio fra i fitti arbusti che sono stati sorpresi cinque cittadini rumeni (tre uomini e due donne) che hanno affermato di essersi accampati lì da qualche tempo. Presi in carico dalla questura per l’identificazione, i cinque sono stati denunciati per invasione di terreni ed edifici.

Gli agenti, seguendo un viottolo sterrato in mezzo alla fitta vegetazione, si sono trovati dinnanzi a una piccola tendopoli costituita da sei ripari, realizzati con materiale di recupero quali legnami e teli in plastica dotati di un tubo con funzioni di canna fumaria per far fuoruscire il fumo della combustione interna di materiali utilizzati per riscaldarsi.

La zona è stata sgomberata: quattro abusivi hanno dichiarato di poter trovare ricovero da conoscenti, mentre per l’ultimo è stata trovata una possibile temporanea collocazione attraverso Asp. Lo sgombero vale per tutto l’insediamento: in prossimità della tendopoli vi erano, infatti, rifiuti di ogni genere che il proprietario del terreno è stato invitato a smaltire.

Nessuna persona, invece, è stata trovata nella casa colonica abbandonata di via Robinia, dove tuttavia sono stati rilevati tre giacigli, segno evidente che lo stabile era stato adibito a dimora di fortuna. I proprietari degli immobili, al momento non presenti, sono stati comunque informati dei fatti e delle precauzioni che dovranno porre in essere per evitare ancora intrusioni.

La questura di Ferrara continua così, con la collaborazione della polizia municipale, a monitorare le zone di degrado per scongiurare la presenza di soggetti dediti ad attività criminali e per ripristinare il decoro di questi luoghi evitando, al contempo, che gli stessi divengano ricettacolo di persone che stanziano irregolarmente sul territorio.

L’attività si avvale anche della collaborazione della squadra mobile che, in vista delle recrudescenze dei fenomeni predatori degli ultimi giorni, soprattutto in riferimento alle rapine in farmacia, sta intensificando le attività esterne al fine di un più capillare controllo del territorio, battendo quei luoghi dove possono trovare rifugio per la notte pregiudicati che possono aver commesso reati la sera precedente.

L’attività, sottolinea la questura, è anche tesa a far emergere quei luoghi più appartati che per la loro posizione defilata possono essere potenzialmente piazze di spaccio e iniziare, quindi, a essere frequentate da tossicodipendenti e spacciatori. Ma la questura, così come la polizia locale, non abbassa la guardia.

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