Politica
5 Febbraio 2019
Bagarre sull'odg di Gol. Ferri: "Tari mai aumentata". Opposizione compatta dietro a Zardi: "Si lavora per Hera in cambio di elemosina". La maggioranza boccia il documento

In consiglio ennesimo scontro sulle calotte, Rendine: “Tassazione esagerata”

di Redazione | 4 min

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Si trasforma, ancora una volta, in un consiglio comunale sui rifiuti quello della seduta di lunedì pomeriggio per via della discussione di un ordine del giorno sulla tariffa puntuale presentato dal capogruppo di Gol Francesco Rendine lo scorso luglio — ma discusso solo ieri e “ancora attuale” — che chiedeva un impegno della giunta a mettere in atto “azioni concrete perché cittadini e imprese siano messi nelle condizioni di pagare una Tari di importo apprezzabilmente diverso da quello del 2017“.

Il consigliere, facendo riferimento anche a due pagamenti (del 2017 e del 2018) le cui ricevute ha allegato all’ordine del giorno, attacca il sistema delle calotte: “Dall’introduzione della carta Smeraldo abbiamo visto molti cittadini lamentarsi di questa barbara introduzione, perché lavoravano tanto e avevano costi eccessivi. Diversi professionisti hanno segnalato che non hanno rifiuti indifferenziati perché creano carta, plastica e vetro, pagando la stessa identica cifra che pagavano prima. Ma se lavoriamo per differenziare in questo modo e produciamo rifiuti inferiori al limite che si può produrre chi ce lo fa fare? Questa tariffa puntuale inizia a non essere troppo gradita”.

Ma le critiche non finiscono qui: “Pensiamo che amministrazione non abbia vigilato su questa tassazione esagerata. Non è degno da città patrimonio Unesco trovarsi cumuli di rifiuti e topi che rumano, gli unici a guadagnare da questo sistema sono Hera e il consiglio di amministrazione il cui presidente prende più di quello degli Stati Uniti e i componenti sono più di quelli che ha Fca”.

Alle parole di Rendine però non si fa attendere la replica dell’assessore all’ambiente Caterina Ferri, che subito fa notare un’incongruenza tra i documenti presentati dal capogruppo di Gol — “Dell’utenza allegata alla mozione il confronto non è adeguato perché nel 2017 aveva usufruito di un conguaglio di oltre 100 euro per aver utilizzato il centro di raccolta. Al netto di questo ci sarebbero 8 euro di risparmio” — e poi ripercorre i perché della decisione del passaggio alle calotte.

“Sulla raccolta differenziata eravamo fermi e crescevamo di un punto all’anno, dall’introduzione delle calotte abbiamo fatto un balzo che ci ha portato in vetta alle classifiche del Paese. La tariffa puntuale poi è stata accompagnata a una riduzione delle tariffe, perché in questa legislatura è rimasta stabile per un periodo e poi è cominciata a calare, non mi risulta che ad altri cittadini a cui è stata chiesta la raccolta spinta abbiano visto un abbassamento delle tariffe. Sulle azioni concrete abbiamo risposto: dal bando per le lettiere vegetali all’ecomobile nelle frazione passando per l’apertura dello sportello Hera in centro. Si può sempre fare meglio ma il sistema va messo a regime, ma sicuramente non è aumentata la tariffa, e nell’osservatorio sui rifiuti abbiamo visto che coloro che hanno visto un aumento nelle utenze non domestiche verrà rimborsato delle differenze“, spiega Ferri, che aggiunge infine che sugli abbandoni si risponderà a breve, questione di giorni, con l’installazione di dieci fototrappole.

Sulla stessa linea anche Facchini del Pd, secondo cui l’odg sarebbe stato presentato “per fare mulinazza”. Non solo: “Nel 2017 lo stesso Rendine aveva indetto una manifestazione chiamata ‘Boicotta la calotta‘, quindi prendo atto che è una delle persone che causa gli aumenti che ha visto in due documenti di pagamento incomparabili tra loro: senza tessera da questo punto di vista in città si è inesistenti, quindi o abbandona i suoi rifiuti o usa quella di un altro“.

Parole in puro contrasto con quelle di Zardi (FI) che pochi minuti dopo verranno riprese anche da Cavicchi (Lega): “Nella maggior parte dei casi i ferraresi si sono dimostrati estremamente civili, ma è stato un cambiamento epocale. Per il momento però questa rivoluzione non ha prodotto cambiamenti importanti: noi ad Hera forniamo materie prime che differenziamo noi quando prima dovevano farlo loro con i loro macchinari. Allora perché non abbiamo vantaggi che non siano due o tre euro? Quei soldi li spendo la mattina per prendere un cappuccino, ma io fornisco quintali e quintali di materia prima. Nessuno ha mai risposto a questa domanda. Non chiedo la carità, Hera non deve farla, ma nemmeno derubarmi”. Anche per Marcucci (M5S), l’odg “è condivisibile”.

Nonostante l’opposizione compatta sul tema il documento viene però respinto dall’assise, raccogliendo il parere favorevole di solo sei consiglieri distribuiti tra Gol, Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia.

A venire approvati poi in questo consiglio anche il rinnovo della convenzione con il Comune di Voghiera per l’utilizzo congiunto del canile municipale fino a fine anno e la cooperazione con le amministrazioni di Comacchio, Lagosanto, Goro, Fiscaglia, Ostellato, Argenta e Mesola per la gestione del sito di ‘Ferrara Terra e Acqua’, parte dei sistemi informativi regionali per i turisti. Passa anche in prima lettura — verà riproposto nel prossimo consiglio — una modifica allo Statuto necessaria per l’adeguamento delle formule di partecipazione popolare, mentre viene bocciata dopo un intervento del sindaco scettico sulla fattibilità del progetto la mozione presentata da Fochi (5S) per la creazione di un punto bici all’interno di Parco Massari.

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