Politica
2 Febbraio 2019
Il partito escluso per due volte dagli incontri preliminari del centrodestra in vista delle elezioni. Toscano: “Mancato il rispetto personale, la rottura c'è e non per causa nostra”

Tra Nuova Dc e Lega non è sbocciato l’amore

di Redazione | 2 min

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Giuseppe Toscano e Andrea Rossi della Nuova Democrazia Cristiana

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“Credemmo che un accordo con la Lega (libera di trovarsi altre liste collegate) potesse creare un forte gruppo politico per dare la spallata alla gestione del Comune retto da 70 anni dal Pci (poi nascosto sotto mutevoli sigle con alleanze sempre peggiori). Il concorso comune era basato non solo su fatti settoriali, ma come parti che guardavano l’intera comunità ferrarese e la sua dinamica di sviluppo”, dice con rammarico Toscano che lo scorso giugno, insieme ad Andrea Rossi, aveva presentato il progetto per le amministrative del 2019. “La Dc si mise subito in moto rivisitando le sue storiche zone d’influenza incontrando consenso che poteva essere raccolto nella campagna elettorale del maggio 2019. Inspiegabilmente in un recentissimo incontro politico (che potremmo chiamare quello di Sgarbi) e in un altro per la creazione del Comitato elettorale del centro destra la DC non è stata invitata. Sono seguite cortesi scuse della Lega che ha cercato di minimizzare l’accaduto.
Al di là del dovuto rispetto personale, mancato incredibilmente, noi abbiamo constatato che questo comportamento è politicamente inaccettabile rivolto ad un grande partito storico che voleva solamente contribuire a cercare di far politica a Ferrara”.

“Prendo atto che la rottura è avvenuta non certo per causa nostra, ma c’è – conclude Toscano -. Questo è un brutto modo di affrontare la fase finale del confronto elettorale. Come ho già detto la Dc non sarà presente nella scheda elettorale, affatto in collegamento con la lega, con grande rammarico mio e disappunto degli iscritti e degli amici”.

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