Attualità
27 Gennaio 2019
La sperimentazione prevederebbe la preselezione di 600 studenti che superino un test di autovalutazione psico-attitudinale gratuito e l'eventuale possesso del first-certificate

Proposta sperimentale di Unife per modificare l’accesso a Medicina e Chirurgia

di Redazione | 2 min

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Giorgio Zauli

L’Università di Ferrara ha immatricolato negli ultimi due anni una media di 180 studenti all’anno presso il proprio Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia a fronte di una domanda almeno 7 volte superiore. Nel contempo, ha aperto il numero chiuso nella Laurea triennale di Biotecnologie riuscendo a gestire numeri di immatricolati estremamente elevati con soddisfazione degli studenti e senza rinunciare allo standard elevato di qualità che caratterizza l’Ateneo.

Sulla base di questo, e dalla constatazione che il metodo attuale di selezione a quiz per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia presenta riconosciute criticità e che entro pochi anni il numero di medici in Italia sarà assolutamente inadeguato alle esigenze del Servizio sanitario, parte dal Rettore dell’Università di Ferrara una proposta assolutamente innovativa e cioè quella di formare più medici mantenendo standard di qualità elevati a iso-risorse.

Come? Selezionando gli studenti più motivati sulla base di un semestre di didattica. In sostanza la sperimentazione prevederebbe la preselezione di 600 studenti che abbiano come requisiti necessari il superamento di un test di autovalutazione psico-attitudinale gratuito e l’eventuale possesso del first-certificate dando la possibilità di proseguire negli studi solo a coloro che superino gli esami del primo semestre con una media uguale o superiore del 27.

Per i non ammessi è previsto il riconoscimento dei crediti nel corso di laurea in Biotecnologie mediche. La proposta ha trovato unanime consenso da parte degli intervenuti alla tavola rotonda svoltasi ieri ad Architettura, tra cui il vice ministro presso il Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, il professor Paolo Miccoli, presidente Anvur, il professor Armando Bartolazzi, sottosegretario di Stato alla Salute, il senatore Mario Pittoni, presidente della Commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali del Senato, la senatrice Maria Domenica Castellone, membro della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato, ma anche Patrizio Bianchi, assessore Regione Emilia-Romagna, Andrea Giustina, prorettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele e Andrea Lenzi, presidente Associazione Corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. Una sfida innovativa che parte da un Ateneo da sempre innovativo e nel quale si è laureato uno studente che ha rivoluzionato il mondo: Nicolò Copernico.

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