Spettacoli
26 Gennaio 2019
Almeno 500 persone a teatro per la tappa ferrarese del nuovo tour: "Errore urlare che eravamo onesti", dice il comico che non si sentiva un leader ma poi "ho incontrato Casaleggio"

Al ‘Nuovo’ un Beppe Grillo più maturo mischia comicità, politica e coscienza

di Redazione | 5 min

Leggi anche

Pizzarotti incontra Anselmo: “Coalizione sempre più forte”

"Vista l'attuale amministrazione di Ferrara, vi troverete anche Vannacci come candidato". Si presenta con una battuta Federico Pizzarotti, in corsa alle europee con Azione. "Ma forse sarebbe meglio rimanere tra emiliano romagnoli per raccontare le nostre potenzialità che vogliamo portare in Europa"

CoopCastello, grido d’aiuto ad Anselmo: “Invertiamo la rotta che ci ha danneggiato”

Il candidato sindaco del centro sinistra Fabio Anselmo, nel pomeriggio di venerdì 26 aprile, è andato a fare visita alla Società Cooperativa Castello nei giardini di via Panetti. Una quarantina di persone, abitanti nel complesso e non, hanno accolto il candidato, che ha ascoltato con attenzione le parole di Loredano Ferrari e Massimo Buriani in merito alla situazione che sta attualmente vivendo la cooperativa

La casa un diritto da tutelare

A Ferrara gli alloggi di edilizia popolare sono di proprietà del Comune e vengono assegnati tramite graduatoria e gestiti da Acer. Ad oggi ci sono 3380 alloggi in gestione ad Acer, ma di questi circa 800 pari al 25% non può essere dato in assegnazione perché necessita di consistenti lavori

Anche la Corte Costituzionale boccia la residenzialità storica

È quanto ha deciso nei giorni la Corte Costituzionale che ha ritenuto incostituzionale il criterio della residenzialità storica per l'assegnazione delle case popolari relativamente a una previsione normativa della Regione Veneto, ma valido per tutte le amministrazioni italiane

Nuovo padiglione del carcere. Perplessità dalla Camera Penale

Il 18 aprile 2024 il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato in Consiglio Comunale una risoluzione in cui chiedeva la sospensione dell’iter di costruzione di un nuovo padiglione detentivo presso la nostra casa circondariale

di Martin Miraglia

Erano in cinquecento e forse più venerdì sera quelli che componevano il pubblico del teatro Nuovo che ha ospitato per una sera, a tanti anni dal suo ultimo ritorno a Ferrara, Beppe Grillo, che con sé porta il suo nuovo spettacolo chiamato ‘Insomnia (ora dormo)’. E chissà cosa si aspettavano i ticket-holders da un personaggio come lui, se il comico, il politico o il grillo (con la minuscola, inteso come la voce della coscienza di collodiana memoria), visto che l’uomo del resto ha dato prova di saper essere tutti e tre ed il momento è di quelli in cui vanno riempiti i vuoti, tra le elezioni che incombono ma con l’intestazione della maggioranza in carica. Fare il chi è chi della serata poi, proprio per la folla che prima si affolla a fissare le maschere finché non danno l’assenso per entrare in platea poi lascia spazio alla spicciolata di ritardari, è quasi impossibile — anche se si vede qualche simpatizzante o più che tale pentastellato.

Alla fine l’ilustre genovese sceglie la strada compromissoria e si reinventa tutti e tre, mescolando le sue arti in un confronto con il pubblico senza un rigido script preimpostato e attingendo da alcuni elementi dei suoi show precedenti. Se si vuole, Grillo mostra una versione più matura del suo stile, reso del resto meno aggressivo dalle contingenze: sul reddito di cittadinanza e la nomina di Lino Banfi all’Unesco le sue parole solleticano la gola ma non infieriscono, gli attacchi a Salvini si rivelano essere energici buffetti. E se qualcuno nel pubblico non avesse letto tra le righe a un certo punto lo dice lui chiaramente, ovviamente tra le risate: “Io faccio satira, come faccio adesso al governo ci siamo noi?”.

“Siete una città patrimonio dell’umanità, siete tutelati dall’Unesco, da Lino Banfi. Ditemi perché non lui, la cultura è stare insieme, conoscere le persone, altrimenti vi tenete i colti”, è una delle sue prime battute mentre complimenta la Ferrara della salama da sugo “in un mondo che va verso le diete e i vegani” ma che “ha questo problema irreversibile delle corsie degli autobus troppo strette” e al contempo svela alle sue spalle un letto che è tutta la sua scenografia. Lui stesso poi, è il proseguo, è il frutto “delle persone che ho incontrato, questa è la cultura. Così ho imparato un sacco di cose, ognuno ha molto da raccontare”.

Di ragionamenti, o di messaggi, politici ce ne sono però diversi. Il primo è sulla realtà, o meglio sulla dissonanza cognitiva che serpeggia anche a causa di “un 30 percento di persone che capisce a tratti”, mentre “gli economisti hanno sbagliato qualsiasi cosa e non hanno cambiato idea: ora l’idea è la realtà, se l’idea è sbagliata si cambia la realtà”. Poco dopo la pornografia e il movimento ‘me too’ diventano un gancio per dimostrare l’importanza dell’ironia: “La pornografia è stata inventata con un fine sociale importantissimo, togliere i rapporti dalla strada. Non si sente parlare di altro che di violenze sulle donne quando bisogna curare gli uomini”, anche se, fosse stato lui una delle dieci ragazze che hanno assistito alla masturbazione di un suo collega americano nei camerini dopo uno show, “lo avrei preso per il culo o sarei andato via. A volte basta l’umorismo, è un argine alle cose, anche ai fascismi e ai nazismi. Anzi, è melio che un’ideologia contrapposta: Hitler non ha mai riso in vita sua”. E la cultura “è già meticcia, ci sono un milione di persone già nate da matrimoni misti. Come fai a fermare le migrazioni? Vanno fatti controlli, è giusto, poi gli dai una casa e un lavoro come fanno tante associazioni per integrarli: siamo il secondo Paese più vecchio del mondo dopo il Giappone”.

Poi c’è la messa in guardia da Berlusconi: “Lo capite che sta tornando? Ora si vuole candidare a parlamentare europeo. Ma come si fa a condannare un puttaniere per eccesso di puttane? Vuoi trombare? Fallo, ma non coinvolgere tutta la nazione”. Per lui la sua scomparsa dalla scena politica è stata un bene, “almeno adesso si parla di pensioni, di futuro, di cose serie, non delle posizioni delle escort a casa sua”. Salvini invece non può essere un figlio di una buona donna — non è questo il termine che ha usato, ndr — perché l’ha conosciuto in aeroporto quando era parlamentare europeo “l’unica volta che ci è andato” e gli ha passato al telefono la mamma, così ha preso il telefono per un saluto: “Lui era molto educato, e quindi le ho parlato un po’. ‘Salve signora come sta, perché quella sera non ha preso la pillola?’. Ci hanno messo un mese a capirla, poi mi hanno querelato”. Non che vada meglio a Di Maio, conosciuto “a Napoli quando aveva 18 anni, me l’ha presentato il padre che voleva vendermi due cariole”.

Comunque, anche se il Movimento — “nato nelle notti delle mie insonnie in cui non pensavo che sarei mai diventato un leader, e poi ho conosciuto un manager, Casaleggio, che nella politica metteva il sentimento” — andrebbe ringraziato “perché tramite le parolacce, che servono come rafforzativi dei concetti e che usavo perché succedevano cose pazzesche, abbiamo raccolto persone in piazza a firmare leggi di iniziativa popolare facendo da cuscinetto contro altre strade (le violenze, vedasi gilet gialli, nda). Perché i problemi sono quando si arrabbiano gli invisibili, che non hanno più niente da perdere, e basta ascoltarli anche se magari non puoi risolvere i loro problemi”, gli errori ci sono stati. A partire dalle patenti di onestà: “Non è un corso di laurea l’onestà, forse abbiamo sbagliato a urlarlo, devono essere gli altri a riconoscerlo”. Un errore comunicativo come tanti ce ne sono stati nel Pd “che è sparito perché non ha narrazione, è noioso. Martina sembra uscito dalla famiglia Addams”.

Rimangono quindi i due temi storici sui quali Grillo ha fondato quella che si potrebbe definire la ‘piattaforma’ del Movimento 5 Stelle. La rete, ad esempio, “in un cui credo ancora ma dove non si capisce più se una cosa è vera o falsa, perché le persone più intelligenti del mondo vengono pagate per pensare a come farti cliccare su una pubblicità”, e l’ecologia. “Vi ricordate che ho rotto le palle su questa cosa per vent’anni? Ora ci sono trombe d’aria, eventi estremi: ci siamo, il clima sta cambiando. Quella è la politica. Tutto il mondo sta cambiando, serve una visione”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com