Lettere al Direttore
6 Gennaio 2019

Il chiosco di via Battisti e la cancellazione degli errori

Il chiosco abbattuto di via Battisti
di Redazione | 2 min

Leggi anche

Furgoni alla fiera di San Giorgio

Egregio Direttore, nel corso della fiera di S.Giorgio, che si svolge in questi giorni, in Viale Alfonso D'Este, via nel cuore della città, numerosi furgoni degli espositori hanno dimostrato un totale disprezzo, per le ordinanze locali, parcheggiando in zone non...

Il Psi di Ferrara per il 25 Aprile in memoria a Giacomo Matteotti

I socialisti del Psi di Ferrara, celebrano con fierezza la Festa della Liberazione, il 25 aprile, un momento importante nel cuore di ogni italiano, un faro di speranza e determinazione che risplende nei periodi oscuri. Ricordiamo con gratitudine e rispetto i nostri...

Il chiosco abbattuto di via Battisti

Il chiosco abbattuto di via Battisti

Fa male sentire che un amministratore esulti per la distruzione di un’opera realizzata più di un trentennio fa. Per parafrasare il famoso più dei Barbari poterono i Barberini riguardo le distruzioni avute nel Pantheon, oggi potremmo dire più dei Napoleonici poterono i ….
Si tratta del Chiosco di via Battisti, un tempo luogo-simbolo dell’area e ora eliminato perché non volendolo più utilizzare è divenuto luogo di spaccio e delinquenza.

Così, con totale noncuranza del suo valore anche estetico, si è distrutto un piccolo edificio progettato con molta cura sia nella forma che nella scelta dei materiali.

Questo minuscolo bar in mezzo al verde – una gelateria con una forma che inseguiva l’idea del gelato – si configurava già allora come un lavoro esteticamente fuori dai canoni tradizionali. Fu scelta la forma di tronco di cono, con la parete divisa orizzontalmente in due parti, in modo tale che la discesa della metà superiore aprisse completamente la struttura senza bisogno di avere finestre; nella parete discesa era ricavato anche il banco in acciaio inox per l’appoggio delle consumazioni. La copertura poi era completata da una cupola trasparente che, a struttura chiusa, durante il lavoro di preparazione permetteva di usare la luce naturale del giorno per l’illuminazione. Questa breve descrizione da la misura di tutta l’oculatezza nella scelta progettuale.

Peccato che sia stata attribuita la responsabilità del decadimento (…centro dello spaccio…), che non si è stati in grado di evitare, ad un oggetto inanimato che non ha potuto difendersi.
Risultato: lo spaccio si sposterà in altro luogo e l’Amministrazione sarà privata di un sito simbolico e di un reddito.

È vero che probabilmente la concessione era scaduta, ma è anche vero che la si poteva rinnovare e affidare a giovani con voglia di fare (del lavoro ai giovani si ciancia molto ma non li si aiuta tanto).
Chi può credere veramente a Ferrara città d’arte e di cultura… dopo queste scelte e quelle che si possono leggere nella recente pubblicazione di Stefano Bulzoni L’altra Ferrara.

Architetto Flavio Baroni (progettista dell’opera)

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com