Portomaggiore
10 Dicembre 2018
Minarelli: "Manifestazione in regola, pretesto da parte di chi ha interesse a fomentare livore e odio". Lega: "Islamizzazione, doveva parlarne coi cittadini" 

Corteo islamico sfila a Portomaggiore, scoppia la polemica

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

Portomaggiore. Il corteo islamico sfila tra le vie del centro di Portomaggiore e scoppia la polemica. La manifestazione organizzata dalla comunità pachistana per festeggiare la nascita di Maometto ha colto di sorpresa diversi residenti che domenica mattina non si aspettavano questa processione, in lingua italiana e urdu, lamentando la mancanza di comunicazione. La Lega ne approfitta e presenta un’interpellanza, mobilitando anche il capogruppo regionale Alan Fabbri.

Sconcertato il sindaco Nicola Minarelli che ha preso parte alla cerimonia davanti alla chiesa insieme al parroco don Ugo Berti: “È stato un momento di scambio interreligioso, in segno di rispetto e tolleranza, non nuovo per il nostro paese che già nel 2015 aveva incontrato la comunità pachistana e marocchina in una giornata di preghiera per la pace in Siria. La volontà di incontro c’è e in questo caso è stato nel mese delle celebrazioni per la nascita del profeta”.

E per il mancato preavviso? “La legge dice che si può tenere qualsiasi tipo di manifestazione, dandone comunicazione 48 ore prima alla questura e rispettando i provvedimenti per la sicurezza della circolare Gabrielli – ricorda Minarelli -. Così è stato: l’evento era autorizzato e in regola, quindi faccio fatica a comprendere perché la comunicazione precedente dovrebbe valere solo per questo tipo di manifestazione e non per il centinaio di eventi pubblici che teniamo in paese”.

Il sindaco legge queste lamentele come un “evidente pretesto da parte di chi ha interesse a fomentare livore e odio” ma condivide in parte le osservazioni sull’esclusione delle donne dai festeggiamenti: “Credo che la presenza femminile sia un elemento normale ma ci sono sensibilità diverse, con l’auspicio che ci siano sviluppi in questo senso per far partecipare anche le donne”.

Il riferimento è alla presa di posizione della Lega che denuncia “l’inopportuna e grave scelta del sindaco che senza nemmeno darne preavviso ha aperto le porte a una manifestazione islamica che, proprio in periodo di festività natalizie, ha invaso le vie del centro di Portomaggiore. Il corteo che ha attraversato a sorpresa le vie del paese non ha creato alcun dialogo, anzi proprio per l’invadenza con cui è stato proposto ha rischiato di ferire la sensibilità dei cittadini in quanto palesemente contrario alle nostre tradizioni. Nessuno era stato avvisato della manifestazione che tra l’altro, alla faccia dell’integrazione, ha fatto sfoggio di una delle più importanti discriminazioni della religione islamica: l’esclusione totale delle donne dai festeggiamenti“.

La “ferma condanna politica a una esternazione che simboleggia soprattutto la volontà di prevaricare e di imporre le proprie regole e usanze tipica della religione musulmana” viene da Alan Fabbri, secondo cui “dare il via libera ad un corteo del genere, e addirittura spacciarlo come un momento di dialogo interreligioso rende evidente ancora una volta le intenzioni del Pd in materia di sottomissione: piegare la testa all’Islam e alle sue manifestazioni senza fissare paletti e pretendere nemmeno la minima integrazione è l’errore più grave della sinistra quello, che ha aperto fino ad oggi le porte ad una avanzata senza controllo dei musulmani con il rischio di arrivare a situazioni gravi ed ingestibili”.

Alla condanna di Fabbri si aggiunge quella del capogruppo della Lega locale Gianluca Lombardi che, insieme ai consiglieri Mauro Robustini e Ilario Bianchi, ha presentato un’interpellanza per “chiedere ragione al sindaco di Portomaggiore di questa sua scelta non condivisa. Non ci dica che la manifestazione era autorizzata dagli organi preposti e quindi non si poteva evitare, perché non è questo il punto dolente. Il punto dolente è la comunicazione, quella che lei non ha dato ai suoi cittadini e quella che i cittadini non hanno percepito visto che la lingua usata durante la manifestazione non era italiana. Riteniamo che si tratti di una grave offesa ai cittadini, tutto ciò è o non è un chiaro intento di islamizzazione della nostra comunità?”.

Duro anche il commento del segretario comunale del Carroccio Nicola Lodi: “A Portomaggiore vanno in scena le prove del movimento islamico targato Pd. Centinaia di islamici assieme al sindaco hanno sfilato in corteo per le vie del paese inneggiando cori riguardanti la nascita di Maometto. Un gesto grave che va contro le nostre tradizioni e che non lasceremo passare come semplice manifestazione pacifica. Ricordiamo quando il crocifisso o il presepe nelle scuole davano fastidio? A oggi non esiste nessun concordato con lo Stato italiano riguardo la religione islamica, a maggior ragione vogliamo rispettare ogni religione purché sia concordata e praticata nei luoghi autorizzati dalla legge italiana e non dalla legge islamica. Minarelli doveva avvertire e chiedere ai propri concittadini se era opportuno o meno una simile manifestazione”. 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com