Eventi e cultura
16 Ottobre 2018
Evento in programma venerdì 19 ottobre, in piazza Municipale e Sala Estense

Tra teatro e psichiatria con il viaggio di Marco Cavallo

di Redazione | 2 min

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A quarantacinque anni dalla nascita tra le mura dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste e dalla sua prima trionfale uscita per le strade della città, continua il viaggio di Marco Cavallo, il simbolo dell’abbattimento dei manicomi perseguito e realizzato da Franco Basaglia. Il grande cavallo azzurro, costruito da artisti e ospiti nel Padiglione P dell’ospedale triestino, arriva ora a Ferrara nel quarantennale della legge 180 che sanciva l’avvio della riforma psichiatrica in Italia.

L’evento sarà in programma venerdì 19 ottobre, a partire dalle 15.30, in piazza Municipale e sala Estense.

Marco, dalla sua attuale residenza triestina, ha accettato volentieri l’invito di un altro cavallo, il mitico Ippogrifo di ariostesca tradizione, non meno legato al mondo della follia, del sogno, dell’invenzione. “Per incontrare gente e amici – ha scritto l’Ippogrifo – che hanno contribuito alla tua nascita, per parlare delle tue avventure, per ballare e cantare le tue canzoni e gridare ancora come 45 anni fa: abbiamo imparato di nuovo che cosa vuol dire stare insieme a inventare”.

E per ricordare, come affermava Franco Basaglia, “che con Marco Cavallo è nato un progetto di vita che rappresentava un legame tra gli individui in una nuova dimensione, un concetto che all’epoca rompeva la quotidianità dell’orrore manicomiale ma ancora di stringente attualità, oltre ogni genere di muro”.

La manifestazione è organizzata da Daniele Seragnoli e Giuseppe Lipani del Centro Teatro Universitario di Ferrara nell’ambito del progetto LST-La Società a Teatro 2018.

Dopo l’iniziale incontro e festa a sorpresa tra i due cavalli che animerà la piazza Municipale (Galleria Matteotti in caso di maltempo), si proseguirà all’interno della sala Estense con la proiezione del video ‘Marco Cavallo’, che documenta l’animazione collettiva che trasformò l’O.P. triestino in un laboratorio della fantasia, seguita da racconti e testimonianze di vari protagonisti per riflettere sui percorsi della psichiatria dagli anni ’70 a oggi e sulle possibilità attuali dei linguaggi artistici nell’area del disagio e in ambito terapeutico.

La giornata, dedicata a Franco Basaglia e ad Antonio Slavich che ne fu collaboratore prima di dirigere i servizi di salute mentale di Ferrara negli anni ’70, avrà come ospiti Giuliano Scabia, scrittore, drammaturgo e uno dei ‘padri’ di Marco Cavallo, Giovanna Del Giudice, psichiatra e presidente della Conferenza Basaglia per la salute mentale nel mondo ed Adello Vanni, psichiatra e collaboratore di Antonio Slavich a Ferrara.

Alla realizzazione dell’evento collaborano Antonio Utili, scenografo, Fabio Mangolini, attore, Chiara Baroni, cantante, con arie e canti di Sandra Mangini e del laboratorio P di Marco Cavallo.

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