Cento
15 Ottobre 2018
Natalia Manzurova racconta la sua battaglia per il disarmo nucleare ai ragazzi del Guercino

Una scienzata sopravvissuta a Chernobyl tra gli studenti

di Redazione | 2 min

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La scienziata Natalia Manzurova, l’ideatrice del premio Nedda Po e la dirigente scolastica Anna Tassinari

Cento. La scienziata russa Natalia Manzurova, superstite di Chernobyl, vincitrice del Premio Internazionale Daniele Po 2018, è stata accolta con grande entusiasmo anche dalle classi 3 A, 2 D, 2 C dell’istituto comprensivo “Il Guercino”.

Il premio Daniele Po è stato istituito per volontà di Nedda e Fortunato Po, fondatori dell’associazione onlus “Le Case degli Angeli di Daniele nel mondo”, per onorare la memoria del figlio attraverso un riconoscimento anche oneroso ad un personaggio che, a livello nazionale od internazionale, si sia particolarmente distinto nella difesa dei diritti umani e nell’esaltazione di tutti quei valori che concorrono alla realizzazione di una Civiltà di Pace.

L’istituto comprensivo “Il Guercino” dal 2012 ha sempre dato rilievo all’impegno e all’importanza del premio per sensibilizzare gli alunni alla cultura della pace e del rispetto dei valori di tolleranza e impegno civile. L’argomento del disarmo nucleare ha toccato gli alunni, particolarmente colpiti dai vissuti personali, dalle storie in cui la storia si intreccia, e distrugge, la vita personale colta nella quotidianità.

“Chiedere il disarmo nucleare significa rivendicare il diritto dell’umanità a vivere libera da questa minaccia, in un ambiente salvaguardato nella sua integrità ecologica – commenta la dirigente scolastica Anna Tassinari -. Natalia, con la sua esperienza personale, è la testimone vivente delle gravi conseguenze della contaminazione nucleare. Attiva a livello internazionale contro il disarmo nucleare e nella divulgazione dell’informazione scientifica è particolarmente impegnata nella tutela delle vittime da radiazioni”.

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