Evasione nella notte: arrestata a Ferrara una 40enne
Una pattuglia della Polizia di Stato di Ferrara ha arrestato per evasione una donna di 40 anni già sottoposta alla misura della detenzione domiciliare
Una pattuglia della Polizia di Stato di Ferrara ha arrestato per evasione una donna di 40 anni già sottoposta alla misura della detenzione domiciliare
Nella notte del 22 novembre la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di origine straniera, sorpreso subito dopo aver messo a segno un furto in un bar cittadino
Fuggi fuggi all'IIS Einaudi di via Savonarola dove, intorno alle 9.30 di lunedì 24 novembre, qualcuno ha spruzzato dello spray al peperoncino, creando panico e paura tra insegnanti, studenti e personale scolastico, tanto da dover far intervenire i carabinieri e i sanitari del 118
Quattro mesi di condanna. Sono quelli che il giudice del tribunale di Ferrara ha inflitto a un 24enne ferrarese, che era finito a processo con l'accusa di sostituzione di persona, dopo aver rubato le foto della propria professoressa 48enne e averle scambiate via WhatsApp, senza che la donna ne sapesse nulla
È stato fissato per giovedì 27 novembre l'ultimo saluto a Fausto Barone, il 66enne morto nel tragico incidente aereo dello scorso 8 novembre, quando l'ultraleggero che stava pilotando è precipitato in un campo coltivato ai lati di via Palmirano, tra Gaibanella e Aguscello
E’ stata archiviata dal gip la posizione di cinque medici degli ospedali di Cento e Ferrara indagati per la morte di due feti e denunciati dalla partoriente, una donna di 43 anni, che li accusò di averle procurato un aborto per l’inadeguatezza delle cure prestatele circa quattro anni fa.
Secondo il gip Danilo Russo, infatti, la causa della morte è da attribuire a una grave infezione della partoriente che si è estesa ai due feti che portava in grembo.
La donna con la sua denuncia fece avviare l’indagine sospettando anche che una delle due bimbe fosse nata viva e poi sottratta. Ma i cinque medici legali incaricati dalla procura stabilirono che i feti vennero espulsi morti proprio in seguito all’infezione, escludendo i medici da qualsiasi responsabilità.
Nello stesso tempo il gip ha dato ragione alla 43enne sulla condotta del personale dell’ospedale di Cona per la scarsa attenzione prestata, pur non essendovi profili penali su tali comportamenti. Anche per quanto riguarda lo smarrimento dei documenti riguardanti l’espulsione del secondo feto il giudice ha ravvisato negligenza, ma non dolo, tale da destare nella famiglia, che valuterà il ricorso contro l’archiviazione, il sospetto che si sia voluta nascondere la sorte della bimba.
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