Argenta
15 Agosto 2018
Celebrato a Bando il funerale dei due coniugi morti annegati dopo essere finiti con l'auto in un canale

“Uniti per l’eternità”, l’ultimo saluto a Sergio e Oliva Rosa

di Redazione | 2 min

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di Giada Magnani

Bando. “Uniti nella vita, uniti nella morte, uniti nell’eternità”. Con queste parole don Giuseppe Negretto ha celebrato ieri in chiesa a Bando, alla presenza di tanta gente commossa, la memoria di Sergio Pozzati, 79 anni, originario di La Fiorana, dove il fratello e coloro che hanno la sua età lo ricordano come “Bilon”, poi emigrato negli anni ’60 a Milano (dove lavorando alla Innocenti avrebbe conosciuto un non ancora famoso Albano che cantava comunque e sempre) e della sua compagna Oliva Rosa Mortillaro, 85 anni, di estrazione siciliana, morti annegati mercoledì scorso nel canale San Luigi, che scorre parallelo alla linea ferroviaria Portomaggiore-Bologna, a poche centinaia di metri dalla stazione dei treni di Consandolo.

I due pensionati, che si sono poi trasferiti a Cologno Monzese, dove abitavano, tornavano ad Argenta, per trascorrere il ferragosto, sino a fine mese, nella loro casa di via Praga. Ma prima erano attesi a cena dal nipote Stefano, pochi chilometri più in là del luogo del tragico incidente. Si erano fatti sentire al telefonino intorno alle 11, da Fidenza. Poi di loro nessuna altra notizia.

Il nipote li ha aspettati invano, sino a quando è stato informato che la loro auto, una Lancia Musa, era finita nell’invaso, profondo circa 2,5 metri. E loro avevano perso la vita, imprigionati nell’abitacolo. Sulla causa indagano i carabinieri. Ma l’uscita di strada pare possa essere imputabile a un malore del conducente, che soffriva di problemi cardiocircolatori, forse aggravati nella fattispecie dal caldo.

Fatto sta che un destino fatale se li è portati via per sempre dall’affetto dei loro cari. Erano circa le 14. Ma l’allarme è stato lanciato circa 3 ore dopo, quando un frontista, osservando una macchia d’olio e carburante espandersi nel canale, ha alzato lo sguardo e notato, poco distante, le ruote della vettura che emergevano dall’acqua. E’ scattato l’sos, ma ormai per i due anziani non c’era più nulla da fare, nemmeno da parte del 118. I loro corpi sono stati liberati e riportati a riva dal gruppo sommozzatori dei vigili del fuoco.

“Sono partiti per raggiungere un’altra vita, per tornare nella casa del Signore”, ha aggiunto il parroco durante la messa di suffragio. Poi con parole di conforto rivolte ai famigliari ha aggiunto: “Il paese, in lutto, prega, ed esprime profondo cordoglio al vostro dolore. La fede è speranza. E certezza che non tutto è finito”. Al termine della funzione religiosa le salme sono state trasferite a Molinella per la cremazione. Le ceneri saranno poi custodite nel cimitero locale.

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