Vorrei segnalare un episodio di cui sono stato testimone, verificatosi mercoledì 6 giugno.
Un pullman di Anziani (tra cui mia madre) provenienti da due centri diurni Bolognesi si è recato in gita a Ferrara fermandosi, in tarda mattinata, nei pressi del Castello.

Il chioschetto in centro era lì, all’ombra… perfetto! Con alcuni, una ventina, ci siamo recati a visitare la bellissima Cattedrale, l’altra metà è rimasta ad aspettarne il ritorno.

Nell’attesa, hanno chiesto qualcosa di analcolico per dissetarsi: sono state portate ai tavolini cinque o sei caraffe da un litro di succo di frutta e un paio di ciotoline contenenti qualche oliva e un po’ di patatine. Al ritorno, tutti sul pullman, per andare a pranzo.

Come si sono divertiti! Per loro una giornata proprio speciale … Peccato che al chioschetto abbiano preteso 90 Euro, mentre per il lauto pasto consumato in un ristorante vicino alle mura si sono spesi poco più di dieci euro a testa… fate voi la proporzione!

Nel pomeriggio sono tornato a chiedere spiegazioni: “forse vi siete sbagliati”? “No, Anzi!” chiosa il titolare del chioschetto, rimarcando che sono stati serviti “cocktails” corredati da svariati antipasti; alla fine emerge che hanno anche fatto lo sconto! Perché non avete chiesto subito chiarimenti? Già, pur rimanendoci male, hanno pagato, è vero, me lo hanno confessato: ricorderemo per un pezzo la fregatura presa a Ferrara! Quanto a chi credere, lascio ai lettori la facile risposta.

Roberto Freddi