Bondeno
24 Maggio 2018
Coletti presenta la figura dell'accertatore: "L’osservanza delle norme è alla base della giustizia sociale"

Bondeno, il Comune attento al rispetto delle regole negli alloggi Acer

di Redazione | 3 min

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Bondeno. Qualcuno si sarà probabilmente chiesto come vengono verificate l’osservanza delle regole e le situazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Esiste una figura (quella dell’accertatore) che è stata introdotta dalla legge regionale 24 del 2001, ed è questo “occhio” discreto a vigilare su quanto accade all’interno degli alloggi Erp, di concerto con l’ente locale.
«La recente approvazione del nostro regolamento comunale, sull’assegnazione e gestione degli alloggi – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti – ha permesso di definire anche una collaborazione con Acer in questo senso. La legge, infatti, prevede che un Comune possa delegare per l’esercizio delle funzioni di “accertatore” anche l’ente gestore del servizio. Come di fatto avviene nel nostro caso».
Occupazioni di case, abbandono delle medesime, allargamenti non comunicati del nucleo familiare e casi di morosità finiscono tutti sotto la lente attenta dell’accertatore. Il quale riferisce periodicamente agli uffici comunali la situazione, affinché siano prese contromisure.
Per fare qualche esempio, nell’anno appena trascorso si sono registrate alcune violazioni dei regolamenti. Come l’ampliamento del nucleo familiare non comunicato. Un’ospitalità offerta ad una persona (parente o amico) è nelle facoltà del residente delle case popolari, ovviamente, ma a condizione che questa abbia una durata inferiore ai tre mesi, dopo i quali (se non è variata la residenza anagrafica dell’ospite) occorre comunicare ad Acer e al Comune la variazione della situazione.
Se la permanenza della persona in casa altrui è più lunga di tre mesi, Acer può richiedere da regolamento 20 euro (se il canone d’affitto è concesso in fascia protetta) o 40 euro aggiuntivi al condomino. Anche l’ampliamento del nucleo familiare non comunicato (si pensi ad una convivenza) può fare incorrere in sanzioni: l’Ente gestore, previa variazione della residenza anagrafica, verifica che vi sia una continuità di permanenza nella casa che, dopo quattro anni, dà origine ad una variazione del nucleo familiare. La mancata comunicazione del quale produce sanzioni.
«L’osservanza delle regole – dice Coletti – è alla base della giustizia sociale e della concessione degli alloggi di edilizia popolare. Il cui canone è commisurato ai parametri Isee ed alla composizione del nucleo familiare. In qualche caso – ricorda – tramite l’accertatore abbiamo riscontrato casi di “non occupazione” (sono stati quattro nel 2017) o addirittura di abbandono (altri quattro casi accertati) della casa assegnata. Non abitare negli alloggi fa decadere il diritto all’assegnazione – ammonisce Coletti –. Senza contare che, in alcuni casi, l’abbandono o la non occupazione si accompagnano anche con situazioni di morosità pregressa».
Ai casi segnalati vanno aggiunte 27 violazioni riscontrate dei regolamenti d’uso: per citarne alcuni, l’utilizzo di spazi pubblici come box privati per l’auto, ma anche schiamazzi e quant’altro. Insomma, come si può notare dal numero non elevato di infrazioni, la situazione a Bondeno è tenuta sotto controllo, ma resta fondamentale informare i cittadini sui regolamenti e sulla presenza di un accertatore, che rimane uno sguardo vigile e discreto sul rispetto delle regole stesse.
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