Cronaca
23 Maggio 2018
Tre ultras cesenati vennero trovati in possesso di tubi di plastica durante i controlli fuori dal Paolo Mazza, poco prima della partita contro la Spal

Tifosi del Cesena a processo a Ferrara

di Redazione | 2 min

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Tre tifosi del Cesena, denunciati nel marzo 2017 dalla Digos, sono a processo a Ferrara per aver tentato di introdurre allo stadio dei tubi di plastica non consentiti.

I tre – di 38, 43 e 41 anni – vennero controllati all’interno del parcheggio riservato ai tifosi ospiti, poco prima dell’inizio della partita tra Spal e Cesena al Paolo Mazza, sfida delicata anche per i contrasti storici tra le due tifoserie, tanto che era oggetto del monitoraggio da parte dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive del ministero dell’Interno.

Due erano nella stessa auto, nel baule della quale vennero trovati due tubi, un manganello telescopico e un casco da motociclista. Per i primi due, durante l’udienza di martedì mattina, il proprietario dell’auto ha detto di non saperne nulla, sostenendo che probabilmente qualcuno glieli aveva messi lì durante una sosta forzata a qualche km da Ferrara, a causa di un tamponamento. In quel frangente, lui e il suo compagno di viaggio sarebbero scesi dall’auto per controllare che l’eventuale bisogno di soccorsi e qualcuno – un altro tifoso – avrebbe riposto i tubi nel suo bagagliaio.

L’altro imputato che quel giorno era in auto con lui ha riconosciuto la proprietà del manganello telescopico (e di un casco), giustificandosi dicendo che avrebbe dei problemi a lavoro e se lo porterebbe sempre appresso. Ha poi provato a scagionare l’amico, sostenendo di non aver visto i tubi nel bagagliaio quando metteva dentro le sue cose.

I due, nel maggio 2017, erano stati destinatari di un Daspo da 5 anni con obbligo di firma, ed erano peraltro già stati denunciati per i reati di scavalcamento e resistenza a pubblico ufficiale in occasione della partita di basket del 23 novembre 2016 tra Fortitudo Kontatto Bologna e Unieuro Forlì e pertanto il 23 gennaio erano già stati sottoposti a Daspo da parte del questore di Bologna.

Il terzo imputato è stato trovato anche lui con un tubo che, secondo un testimone, sarebbe servito per comporre una bandiera. L’ispettore della Digos chiamato a testimoniare dalla procura – in aula la Vpo Elisa Bovi – ha però spiegato al giudice Vartan Giacomelli che quel genere di tubi non può entrare in uno stadio.

La prossima udienza è fissata per il 5 giugno, quando potrebbe arrivare anche la sentenza.

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