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Copparo. Troppi contratti di somministrazione – precari -, tanto tempo speso nella formazione dei nuovi entrati ma poche stabilizzazioni alla fine della giostra. È questa una delle critiche principali mosse dai rappresentati Rsu Fiom della Berco, riunite ieri – venerdì 11 maggio – in assemblea.

«È uno dei grandi temi che riguardano la Berco – commenta Samuele Lodi, segretario generale della Fiom-Cgil di Ferrara -. Ci sono tanti lavoratori in somministrazione, circa 220, e stiamo spingendo affinché l’azienda cominci ad assumere, perché al momento ogni tot mesi vengono cambiati ed uno dei punti critici che stiamo discutendo».

L’elevato numero di precari, in costante ricambio, genera problemi anche ai dipendenti della Berco ai quali «viene fatto fare affiancamento e poi dopo un certo numero di mesi cambiano i lavoratori. È una pratica che deve cambiare, anche perché l’azienda dice di fare affidamento sulla professionalità ma delle due l’una: o si assumono le persone che acquisiscono professionalità, oppure questa non c’è».

Modalità, peraltro, che disturbano ancora di più il sindacato perché «l’azienda utilizza scorrettamente il contratto aziendale che prevede che dopo 18 mesi scatta il diritto alla stabilizzazione, invece, in maniera quasi scientifica, le persone vengono lasciate a casa poco prima della scadenza».