Cento
26 Aprile 2018
Fu ideato e costruito da Innocenzo Ferranti e la creazione fu sostenuta dalle offerte del paese

Un comitato per il restauro del monumento ai caduti più antico d’Italia

di Redazione | 1 min

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Corporeno.  La comunità di Corporeno, nell’ambito della propria consulta civica di frazione, presieduta da Beatrice Cremonini, ha deciso di promuovere la costituzione di un’associazione dedicata al restauro del monumento ai caduti del paese, che è ritenuto, come attesta anche il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il primo edificato in Italia.

Il monumento, dichiarato di interesse storico artistico e sottoposto alle derivanti tutele, venne inaugurato il 27 luglio 1919 su impulso e interessamento di Angelo Ferioli, padre di uno dei 23 caduti del paese nella prima guerra. Fu ideato e costruito da Innocenzo Ferranti, muratore corporenese, ritornato emigrante dall’America: l’edificazione avvenne per mozione popolare, sostenuto dalle offerte del paese.

Il monumento, a imitazione del catafalco delle giovani vittime del conflitto, è costituito da una base in marmo rosso di Verona e da un obelisco su un alto piedistallo in marmo di Carrara: sulle quattro facce sono applicati gli ovali con i ritratti dei 23 caduti nelle battaglie del Carso e del Piave. A sovrastarli le iscrizioni con i riferimenti all’eroismo, alla battaglia, alla gloria militare, al concorso di popolo, al paese e alla patria.

Nel 1920 nacque una società per la cura e la manutenzione del cippo. E ora la nuova realtà ne proseguirà l’operato.

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