Spal
8 Aprile 2018
Prestazione superba dei biancazzurri: vantaggio di Cionek e nella ripresa è ancora una volta un rigore a costringere a un pareggio strettissimo. Borriello contestato dal “Mazza”

Spal bella e sfortunata, pari con l’Atalanta

di Federico Pansini | 7 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

A undici metri da una grande impresa. E’ ancora una volta un rigore a punire la Spal nella sfida con l’Atalanta: i biancazzurri giocano una delle migliori gare della stagione, trovano il vantaggio con Cionek, sfiorano il raddoppio nella ripresa e vengono raggiunti dal penalty di De Roon (fallo di Costa su Gomez, questa volta evidente rispetto a quelli di domenica scorsa a Genova). Buon punto, comunque, per Antenucci e compagni, nella corsa alla salvezza sempre più nel vivo.

LA GARA. Una bellissimo pomeriggio dal clima primaverile fa da contorno alla sfida tra Spal e Atalanta, impegnate nel secondo anticipo del 31° turno di campionato. Gara importante sui due fronti: per la Spal, che dopo il pareggio di Genova – preziosissimo, perché ottenuto in inferiorità numerica e con episodi arbitrali penalizzanti – e i risultati delle gare recuperate in settimana, ha mantenuto il quartultimo posto in graduatoria, quello che significa matematica salvezza, con due lunghezze di vantaggio sul Crotone; per l’Atalanta, vera e propria realtà del calcio italiano, impegnata nella corsa ad un posto per l’Europa League, dove già i nerazzurri bergamaschi hanno ben figurato fino all’eliminazione nella doppia sfida contro il Borussia Dortmund nei mesi passati.

I biancazzurri per la sfida contro Gomez e compagni devono fare i conti con diverse assenze: Vicari squalificato, Mattiello, Simic, Dramè e soprattutto Schiattarella indisponibili per guai fisici, Borriello fermo ai box da 4 mesi e probabilmente già out per il resto della stagione. Semplici sceglie, rispetto alla gara di “Marassi”, Salamon al centro della difesa e Viviani in cabina di regia. Partita da ex per numerosi giocatori spallini: Grassi, Kurtic, Paloschi e Floccari in panchina (ma anche gli assenti Mattiello, Borriello e Dramé). Sul versante opposto, c’è il portiere di riserva Gollini, cresciuto nel settore giovanile di via Copparo, mentre Rizzo, passato all’Atalanta nel mercato di gennaio, non è tra i convocati a causa di un infortunio.

Clima caldissimo sugli spalti: tra le due curve scambi reciproci di ‘complimenti’ sin dalle fasi di riscaldamento. Tantissimi e rumorosi i supporters atalantini che riempiono il settore ospite, mentre la Curva estense risponde con una bellissima sciarpata che accoglie le squadre in campo.

Si comincia, ma l’attenzione è ancora per il tifo. Perché la Curva Ovest, fulcro del della passione biancazzurro, lascia passare appena dieci secondi e raccoglie l’applauso del resto del “Mazza” al coro “Borriello uomo di m…”, che sancisce così definitivamente e senza troppi giri di parole, il malcontento diffuso dell’ambiente spallino nei confronti dell’attaccante napoletano, come scritto precedentemente, ai margini della squadra da oltre quattro mesi e sempre al centro di vicende troppo “social” e troppo distante rispetto ad una realtà in cui la volontà collettiva è totalmente e ferocemente rivolta all’obbiettivo della salvezza.
In campo la partenza dell’Atalanta è con il piede sull’acceleratore: dopo appena 2’ gli ospiti sfiorano il gol con Gomez che manca la deviazione su assist di Hateboer e Meret attentissimo a rispondere di piede alla seconda conclusione di Gosens.

Ci mette un po’ a prendere le misure di un attacco tra i più temibili del torneo, la Spal. Ma con il passare dei minuti, i biancazzurri crescono e occupano bene il campo. E le occasioni arrivano una dopo l’altra. Al 12° bella imbucata di Costa per Grassi, che allargandosi cerca di battere Berisha sul palo lontano a tu per tu, reattivo l’estremo difensore albanese nel respingere il tiro.

Poi per due volte ci prova Viviani da lontano di destro, ed è di nuovo il portiere ospite a rispondere presente: nel secondo caso, però, Berisha è pure fortunato perché la palla velenosa calciata dal numero 77 biancazzurro gli sfugge dalle mani e si impenna finendo sul fondo a pochi centimetri dal palo.

Gara divertentissima e Spal sempre più vicino al vantaggio: al 22° azione insistita al limite dell’area di Antenucci, la sfera rimane ai biancazzurri con Costa che si inserisce e conclude da posizione favorevolissima, ma Mancini con il corpo si oppone in maniera provvidenziale al tiro dell’esterno. Replica bergamasca al 25°: la difesa estense si muove malissimo in ripiegamento difensivo, lasciando spazio e tempo a Gomez, il tiro rasoterra del Papu incoccia il palo alla sinistra di Meret, con Freuler che ribatte in rete ma in evidente posizione di offside segnalata dal guardalinee all’arbitro, che prontamente annulla.

La gara si mantiene in equilibrio fino al 39°, quando Viviani si guadagna una bella punizione da posizione decentrata: lo stesso regista con il suo destro velenosissimo scodella il pallone verso il centro dell’area dove Cionek, in perfetto terzo tempo, impatta la sfera di testa e batte Berisha e la marcatura deficitaria ospite, portando la Spal ad un meritatissimo gol del vantaggio al netto delle tantissime occasioni da gol costruite. Il “Mazza” è una bolgia, e il difensore arrivato dal Palermo nel mercato di gennaio, festeggia andando ad abbracciare mister Semplici.

Dopo 1’ di recupero, le squadre vanno degli spogliatoi con i biancazzurri avanti sul risultato di 1 a 0 e gli applausi del pubblico estense.

Ad inizio ripresa subito un cambio per i neroazzurri: Gasperini getta nella mischia Cornelius per un abulico Petagna. Al 3° occasione Atalanta: devastante scatto di Gomez che supera Felipe e cerca il destro da posizione defilata, attentissimo sul suo palo Meret che risponde con il piede alla conclusione del numero 10 argentino.

Gli ospiti provano ad alzare il baricentro alla caccia del pareggio, la Spal gioca continuando a tenere la squadra molto corta tra i tre reparti, nel tentativo di sfruttare al meglio le ripartenze con il lavoro ‘sporco’ ma apprezzabilissimo di Antenucci e Paloschi che costringono la difesa ospite ad attuare una marcatura quasi a uomo.  Al 17° azione spettacolare della Spal: Felipe anticipa secco Gomez, poi esce palla al piede dalla propria metà campo a testa alta trovando l’inserimento di uno straripante Lazzari che salta in accelerazione Gosens e mette un traversone basso verso il centro dell’area, ribatte la difesa bergamasca sul destro di Viviani che dal limite conclude in maniera magistrale, trovando un clamoroso incrocio dei pali a Berisha battuto. Applausi scroscianti dal “Mazza” e biancazzurri ad un passo dal raddoppio. Nell’Atalanta arriva il momento di Barrow al posto di Palomino: bergamaschi che passano al 433. Semplici opta per il primo cambio alla mezzora della ripresa: fuori un applauditissimo Viviani, dentro Everton Luiz.Il brasiliano diventa suo malgrado protagonista immediato della gara: prima Barrow trova un grande Meret pronto alla risposta, poi nel prosieguo dell’azione su un anticipo non perfezionato dello stesso centrocampista brasiliano, l’Atalanta recupera palla e nell’area affollata Gomez e Costa vengono a contatto.

E’ rigore (il 12° stagionale a sfavore), su cui non interviene nemmeno la Var, perché il contatto pare evidente: rincorsa dagli undici metri di De Roon, destro potente che Meret riesce appena a toccare e pari ospite. I 1600 supporters ospiti riprendono vigore a cospetto di un “Mazza” colpito dal gol atalantino, e anche alla Spal padrona del campo per larga parte della gara barcollo. La squadra di Gasperini attacca ora a testa bassa tenendo i biancazzurri nella propria metà campo ed è nuovamente De Roon a impegnare Meret con una conclusione potente ma centrale da fuori area: il portiere estense alza in angolo.

Sono 3’ i minuti del recupero nell’arroventato finale di gara: i tecnici optano per altri due cambi con Toloi che rileva Gomez e Floccari per Paloschi. C’è spazio anche per le proteste spalline, con Grassi che in uno degli ultimi affondi biancazzurri cade in area a contrasto con la difesa ospite, ma l’arbitro lascia correre scatenando soprattutto le proteste del pubblico del “Mazza”. Non succede altro, la gara si chiude sul risultato di 1 a 1. E visto l’andamento della gara, è un pareggio che sta molto stretto ad una Spal tra le più belle e convincenti della stagione, che muove comunque la classifica ed allunga di un punto sul Crotone, in attesa delle gare dei calabresi e delle dirette concorrenti nella giornata di domani. Nel prossimo turno Antenucci e compagni saranno di scena a Firenze, in una corsa alla salvezza che diventa sempre più appassionante: ma la Spal c’è, questo è il segnale più importante. E i tifosi biancazzurri ci credono ferocemente.

Spal-Atalanta: 1-1
Marcatori: 40’ pt Cionek, 33’ st rig. De Roon
Spal (352): Meret 7; Cionek 7.5, Salamon 6.5, Felipe 7; Lazzari 7, Grassi 6.5, Viviani 7 (30 ‘st E. Luiz 5.5), Kurtic 6.5, Costa 6.5; Paloschi 6.5 (45’ st Floccari), Antenucci 6.5. All. Semplici 6.5. A disp.: Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Konate, Boccafoglia, Vaisanen, Esposito, Schiavon, Vitale.
Atalanta (3412): Berisha; Mancini, Palomino (22’ st Barrow), Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Gomez (45’ st Toloi), Petagna (1’ st Cornelius). All. Gasperini. A disp.: Gollini, Rossi, Caldara, Castagne, Melegoni, Haas, Bastoni.
Arbitro: Damato di Barletta 5.5.
Note: clima mite, giornata soleggiata, campo in perfette condizioni. Spettatori: 12.906. Ammoniti: Cionek, Lazzari, Petagna per gioco falloso, Freuler, Kurtic per proteste. Angoli: 4-3 Atalanta. Recupero tempo: 1’ pt; 3’ st.

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