Attualità
25 Marzo 2018
All’interno della struttura troveranno spazio l’Urban Center e l’Ordine degli Architetti

Palazzina Ex-Mof da oggi luogo di confronto

di Redazione | 2 min

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Ha ripreso vita la Palazzina Ex Mof, dopo quasi trent’anni di silenzio, con l’apertura ufficiale di sabato pomeriggio a cura dei due soggetti che la animeranno, ovvero l’Ordine degli Architetti di Ferrara e l’Urban Center del Comune. Per l’amministrazione comunale rappresenta solo il primo tassello di rigenerazione della zona della Darsena.

I lavori di ristrutturazione e restauro, dello storico edificio razionalista inaugurato per la prima volta nel 1937, si sono conclusi nel gennaio scorso dopo diversi mesi di cantiere che hanno riportato la Palazzina agli originari splendori. I finanziamenti, arrivati grazie ai fondi post sisma, hanno portato al recupero anche degli affreschi, presenti nel grande androne centrale, del pittore bondenese Galileo Cattabriga.

Sono ormai lontani i tempi in cui la Palazzina era nota solo per il proprio stato di degrado a due passi dal centro storico. Ora entrando si ha la percezione di un luogo vivo, un luogo di confronto. Ed è stata proprio questa vocazione dell’essere un luogo di incontro e di confronto sui grandi temi della città ad essere  ribadita durante l’incontro di sabato pomeriggio. “Vogliamo che questo sia il luogo dove tutte le persone che hanno un progetto per la nostra città possano raccontarlo e trovare anche il sostegno per realizzarlo- rivela Diego Farina, presidente dell’Odine degli Architetti-. Nelle ultime elezioni ne chi ha vinto ne chi ha perso ha dato risposte concrete in marito alla governance dei territori. È quindi importante che siano i cittadini stessi a proporre idee per la comunità in cui vivono”.

La volontà che l’Ex Mof diventi il luogo della partecipazione attiva sulle tematiche che riguardano il vivere comune è stata espressa anche dal sindaco Tagliani e dall’assessore all’Urbanistica Fusari. “La Palazzina – spiega il sindaco – è solo il primo tassello del più ampio progetto di recupero della Darsena e del suo collegamento al centro storico. Tra qualche anno quest’area sarà irriconoscibile e sarà pienamente fruibile da turisti in arrivo e dai ferraresi che finalmente si riapproprieranno di una zona che ha un grande potenziale inespresso”. Fiduciosa del lavoro dei due soggetti da oggi abitanti dello stabile è Fusari. “Sono certa che l’Ordine degli Architetti e l’Urban Center proporranno in stretta collaborazione varie iniziative che sapranno coinvolgere i cittadini. L’anima di questo spazio è di essere un luogo aperto, fruibile da tutti e quindi lo sforzo in questo senso sarà proprio quello di fare accrescere le forme di cittadinanza attiva che già abbiamo visto nascere nella nostra città”.

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