Alla scoperta degli Orti Certosini con “Giardini Aperti”
Anche a Ferrara arriva la sesta edizione della manifestazione "Giardini Aperti" del Fai
Anche a Ferrara arriva la sesta edizione della manifestazione "Giardini Aperti" del Fai
Primo di una serie di eventi che vogliono definire un itinerario multi culturale teso ad affrontare temi come la resistenza ad ogni forma di oppressione dei diritti e delle libertà fondamentali attraverso la musica, attraverso performance artistiche e attività ludiche mirate al genuino confronto delle idee ed alla socializzazione
Torna SunEr, ma questa volta con una veste differente. Dopo l’edizione di marzo, il festival musicale nei circoli Arci dell’Emilia-Romagna esplora nuove strade incontrando quella della cinematografia: tre proiezioni a Officina Meca e al Circolo Arci Bolognesi con film dedicati a Verdena, Cccp e Marlene Kunz
"Storie di Frazioni" è il titolo della mostra diffusa realizzata nell'ambito del progetto per i 50 anni del Teatro Nucleo con sede a Pontelagoscuro. La mostra, inaugurata lunedì 22 aprile, rimarrà visitabile fino a lunedì 6 maggio, lungo le fermate della linea 11
Sabato 27 aprile alle ore 14:30, presso la sala dell’Oratorio San Crispino della libreria Libraccio di Ferrara, in collaborazione con PurpleSquare Ferrara Gruppo di lettura, “L’amica geniale” di Elena Ferrante
Perché le città, nonostante l’impegno profuso per dare loro un ordine, anche se di volta in volta codificato in modo differente, finiscono sempre per essere “disordinate”? È la domanda da cui parte il libro “Ordine e Disordine nella Città Contemporanea” (Franco Angeli) che l’autore Francesco Indovina presenterà mercoledì 21 marzo alle 17.30 presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, per il ciclo “Percorsi nella Città e nell’Architettura” in cui interverranno anche Romeo Farinella e Marco Cenacchi.
Dalla semplice domanda iniziale si offre un albero problematico agli occhi del lettore. Innanzitutto ci si interroga su cosa sia ordine e disordine in generale, e più in dettaglio su cosa si intenda per ordine urbano. Non soddisfa il riferimento a un ordine fisico: le città certo sono fatte di pietre, cemento, ferro, ecc., ma esistono solo in relazione alla presenza di uomini e donne.
Quando si parla di ordine urbano in realtà si intende un insieme fisico, sociale, culturale ed economico. Ma, come se non bastasse, le città “cambiano”, cioè hanno un loro dinamismo. A questo punto si potrebbe sostenere che sarebbe molto improbabile che questo insieme di uomini e donne, di desideri e progetti, di invenzioni e storia, di culture non omogenee, di attività economiche in continua trasformazione, di saperi che si arricchiscono o che si impoveriscono, riuscisse a mantenere un ordine. Il disordine, in realtà, risulta elemento vitale per la città.
Ma la città può essere abbandonata al disordine? Certo che no. Il disordine va combattuto, sapendo che esso si ripresenterà, e che nel combatterlo la città può migliorare, soprattutto se si sono riconosciuti gli interessi che si avvantaggiano dell’ordine e quelli che si avvantaggiano del disordine. Gli strumenti di cui si dispone sono quelli della pianificazione, dei suoi metodi, dei suoi strumenti e delle sue realizzazioni.
Questa esplorazione viene fatta prima (Il principio d’ordine) analizzando quanto hanno scritto e teorizzato pianificatori e studiosi del territorio intorno all’ordine urbano; nella seconda parte (Il disordine) si pone attenzione a quali sono i meccanismi concreti che determinano situazioni di disordine; nella terza parte (L’azione) si riflette, infine, su come contrastare il disordine e con quali esiti.
Francesco Indovina, già professore di Analisi del territorio presso l’Università Iuav di Venezia, insegna Pianificazione urbanistica e territoriale al Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Design dell’Università di Sassari con sede ad Alghero. È stato direttore della rivista Archivio di studi urbani e regionali, edita da Franco Angeli.
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