Alti Studi Rinascimentali: Ferrara riflette sull’eredità dell’antico nel Rinascimento
XXVI edizione della Settimana di Alti Studi Rinascimentali, intitolata: "Quale Antico? Eredità, riletture e contaminazioni nel Rinascimento europeo"
XXVI edizione della Settimana di Alti Studi Rinascimentali, intitolata: "Quale Antico? Eredità, riletture e contaminazioni nel Rinascimento europeo"
Lo scorso 29 aprile, presso la suggestiva cornice della Sala della Musica di Ferrara, si è svolta la presentazione del libro di Costanza Miriano "Benedetto il giorno che abbiamo sbagliato". L'evento, partecipato e ricco di spunti di riflessione, ha rappresentato il momento inaugurale per la nascita del "Monastero Wifi" ferrarese, un’iniziativa che si ispira profondamente agli scritti della stessa Miriano e, in particolare, al suo libro-manifesto "Si salvi chi vuole"
Il 17, 18 e 19 ottobre torna Ferrara Monumenti Aperti, la manifestazione che porta alla scoperta dei luoghi di interesse storico e architettonico, grazie a visite gratuite eccezionalmente condotte da studentesse e studenti
Sabato 18 ottobre alle 21.30, torna il grande pianista di New Orleans, Sullivan Fortner, per l'occasione accompagnato da Tyrone Allen II, contrabbasso e Kayvon Gordon, batteria
Davide Formenti con il suo romanzo "L'equazione di Elsa". I racconti della G.I.N.A" aprirà venerdì 17 ottobre il ciclo di incontri con scrittori e scrittrici ferraresi "Voci di Ferrara" alla biblioteca Aldo Luppi
“Sono andata lontano per capire quello che succede qui” è il sottotitolo di “La guerra tra noi”, il primo libro di Cecilia Strada (edito da Rizzoli), che martedì 9 marzo, alle 18, sarà presentato a Ferrara presso la libreria Ibs+Libraccio da Girolamo De Michele e dalla stessa autrice.
Dalla lunga estate del G8 di Genova e delle Torri gemelle sono passati oltre quindici anni di guerra. Davvero siamo più sicuri adesso? Cecilia Strada cerca le risposte nelle storie che lei stessa ha vissuto in prima in persona.
“Sul molo c’è un uomo in pantaloni scuri, panciotto e cravattino. Ci corre incontro sorridendo. È molto orgoglioso del suo completo elegante. Ha tre anni, forse quattro”. Prima di sbarcare, in Sicilia, insieme ad altre trecento persone, si è cambiato d’abito. Lo fanno in tanti, racconta Cecilia Strada: si mettono il vestito buono “per presentarsi nel modo migliore alla fine del viaggio, al Paese che li accoglie”.
Facce come questa l’autrice però le ha già incontrate “a casa loro”, in Afghanistan, in Sudan, in Iraq; ha visto troppe ferite per non immaginare il peggio dietro gli occhi persi nel vuoto di donne e uomini sopravvissuti a malapena sulle navi di soccorso.
“Tutta l’informazione parla di emergenza migranti, ma a che serve dare la colpa del nostro impoverimento a chi fugge dalle bombe o dalla miseria? – si domanda l’autrice -. Oggi guardiamo a Parigi, a Londra, a Barcellona, e siamo tutti più terrorizzati, nonostante l’impegno e i soldi investiti per la nostra sicurezza. Che cosa è andato storto? Ne uccide più la guerra o la corruzione, in Afghanistan come in Italia? Che cosa collega le nostre tasse a un vigile urbano in Afghanistan che viene ricoverato sette volte per ferite da arma da fuoco? Chi ci guadagna a testare nuove armi in terra sarda e quanto invece costa ai cittadini che pagano il conto in salute? Infine, cos’è la sicurezza che desideriamo tutti, italiani e iracheni? La si potrà ottenere con altra guerra? Ed è ragionevole immaginare che il sistema della guerra possa essere mutato proprio da coloro che ne traggono vantaggio?”.
Cecilia Strada, figlia di Gino e di Teresa Sarti, è nata nel 1979 a Milano. Ha studiato Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e da sempre si occupa di promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani. Per otto anni è stata presidente di Emergency, organizzazione non governativa italiana che fornisce assistenza gratuita alle vittime di guerra, delle mine antiuomo e della povertà.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com