Comacchio
27 Febbraio 2018
Un malore forse causato dal freddo ha stroncato la vita di un 61enne. I carabinieri cercano di dargli un'identità

‘Lupo solitario’ trovato morto nella sua roulotte

di Redazione | 3 min

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(foto di archivio)

Lido delle Nazioni. Il corpo senza vita di un uomo di 61 anni è stato ritrovato nella sua roulotte a Lido delle Nazioni, in viale Egitto, nell’area verde privata a pochi passi dal Camping Tahiti. A fare la macabra scoperta nel pomeriggio di martedì, poco dopo le 14.30, sono stati i volontari di strada che si erano recati nell’accampamento per dare una mano e invece si sono ritrovati a dare l’allarme al 112.

Sul posto – oltre ai soccorsi del 118 intervenuti con ambulanza e automedica che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso – si sono portati i carabinieri della Compagnia di Comacchio per fare luce sulle cause di questa tragedia.

Il 61enne, conosciuto come Bernard ma preferiva farsi chiamare Edgard, di origini irlandesi ma da una decina d’anni trasferitosi a Nazioni, aveva scelto la vita da ‘lupo solitario’ ai margini della società. Al posto di un tetto sopra la testa, aveva deciso di vivere in una roulotte che da ormai due decadi stazionava nell’accampamento di viale Egitto.

La morte è avvenuta per cause naturali. A stroncargli la vita è stato con ogni probabilità un malore, forse provocato dal repentino abbassamento delle temperature che provoca disagi e difficoltà soprattutto a chi vive in una sorta di camper-baracca non adeguatamente riscaldata. Ad accertare la causa del decesso – e la possibile concausa del freddo – sarà comunque l’autopsia disposta dal magistrato di turno.

Il cadavere è ancora senza nome. Gli uomini dell’Arma hanno avviato le pratiche per l’identificazione che si sono rivelate più complicate del previsto: la vittima non aveva documenti con sé sulla roulotte, non era seguito dai servizi sociali e non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Era conosciuto come un uomo tranquillo che non aveva mai dato problemi di alcun tipo.

“È una disgrazia – commenta il sindaco Marco Fabbri, avvisato dai carabinieri per tentare di reperire nuovi dati sul’identità dell’uomo -. Non lo conoscevo perché rientra in quella fascia di persone che ha rinunciato a rivolgersi allo sportello sociale o direttamente al Comune per avere aiuto. Non rientra nei 288 nuclei seguiti dai servizi sociali di Comacchio e purtroppo, quando si tratta di persone adulte che compiono una scelta personale, possiamo fare ben poco. Tranne fornire aiuti spontanei dalle associazioni per seguire, anche se da lontano, queste persone”.

Commovente l’ultimo saluto che Maria Nanetti Mazzola, coordinatrice del gruppo Volontari di Strada che per prima ha trovato il corpo, rivolge al suo amico a cui in questi anni aveva donato beni di prima necessità e conforto: “Addio Edgard senzattetto, non ho molto da dire, ti ho trovato morto nel tuo giaciglio. Lo so caro Edgard che forse a pochi mancherai, ma a me tanto, il tuo viso segnato dal freddo, la neve che copriva i tuoi pantaloni, è tutto ciò che rimane di te. Scusami se forse non ho fatto abbastanza, scusa se non sono arrivata in tempo, è stato un onore averti per amico”. Qui la lettera integrale.

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