Spal
11 Febbraio 2018
I rossoneri travolgono una Spal in partita solo per i primi 45’. Nella ripresa crollo biancazzurro e la panchina di Semplici torna in discussione

Spal, al ‘Mazza’ poker Milan

di Redazione | 7 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Federico Pansini

Quindici giorni dopo l’Inter, è il Milan a far visita alla Spal al “Paolo Mazza”. Negli occhi dei tifosi biancazzurri però, più ancora del pareggio meritato e brillante ottenuto contro i nerazzurri di Spalletti, resta la prestazione opaca, la peggiore sin qui in campionato, offerta dalla squadra di mister Semplici in Sardegna domenica scorsa contro il Cagliari. Sconfitta pesante quella rimediata alla “Sardegna arena”, più nel modo che nel risultato (2 a 0), con Antenucci e compagni quasi mai in partita, privi di garra e del ‘sacro fuoco’ necessario per calarsi appieno nella corsa alla salvezza che oggi vede la Spal terzultima e a tre lunghezze dal Crotone. Una prova che non ha lasciato impassibile la società che nelle ore successive al match ha voluto riflettere sul momento e, inevitabilmente, sulla possibilità di sollevare dall’incarico Leonardo Semplici. Il confronto tra il mister protagonista della doppia, straordinaria, promozione e i vertici dirigenziali ha portato però ad una schiarita con la chiara richiesta da parte della famiglia Colombarini, del presidente Mattioli e del digì Vagnati di segnali chiari ed una inversione di tendenza. Altri passaggi a vuoto, potrebbero risultare forse fatali per la panchina del trainer toscano.

L’impegno odierno è durissimo. Il Milan, dopo una campagna acquisti estiva  faraonica e un inizio di stagione zoppicante, pare in ripresa di condizione e risultati sotto la guida di Gennaro Gattuso, della Spal avversario nelle ultime due stagioni con il Pisa.

Nemmeno l’infermeria sorride al momento dei biancazzurri: oltre al lungo degente Borriello (ormai fermo da oltre due mesi), agli indisponibili si aggiunge Cionek dopo l’operazione all’occhio. La difesa per la gara con i rossoneri non può contare nemmeno sullo squalificato Vicari. Semplici non cambia modulo: nel 3511 trovano spazioil debuttante Simi, Salamon e Felipe in difesa davanti a Meret; in mediana Lazzari e Mattiello a presidiare le corsie esterne, mentre nella zona nevralgica trova spazio Everton Luiz, secondo debuttante di giornata, che affianca Viviani e Grassi; Kurtic agisce alle spalle di Antenucci unica punta.

Il “Mazza” è stra pieno, il clima caldo e le due tifoserie (1500 i supporters rossoneri che occupano il settore ospite) non si risparmiano cortesie sin dalle fasi di riscaldamento delle squadre.Prima del fischio d’inizio è ancora una volta imperiosa la Ovest, il cui muro di mani da vita ad una splendida e coreografica sciarpata.

L’inizio però, come spesso successo in questa stagione, è uno shock: passano appena due minuti e il Milan conquista un corner, battuta rapida di Suso che dialoga con Chalanoglu, il cross tagliato dello spagnolo arriva all’altezza del secondo palo dove i centrali biancazzurri perdono Romagnoli che colpisce di testa trovando un grande Meret, ma il portiere biancazzurro può nulla sulla ribattuta da zero metri di Cutrone, velocissimo nell’avventarsi sul pallone e portare in vantaggio i rossoneri.

Al “Mazza” cala il gelo, e a cercare immediatamente di scuotere Antenucci e compagni ci prova la “Ovest” con un chiaro invito a tutta la squadra nel mettere maggiore cattiveria.

Colpita a freddo, la Spal prova a reagire e nel primo quarto d’ora il più pericoloso tra i biancazzurri è sempre Lazzari che crea ben più di un grattacapo al binario mancino milanista: sua una bella discesa dopo 7’ dove lascia sulle gambe Rodriguez e crossa al centro trovando la respinta difesa ospite.

Il Milan gioca molto raccolto chiudendo gli spazi centrali alla manovra estense, e così è sempre sugli esterni che i biancazzurri possono fare male. La corsia mancina è quella dove la squadra di Gattuso pare essere più in sofferenza: al 25° Bonaventura stende un Lazzari scatenato, punizione da buona posizione ma che non produce effetti, con il colpo di testa di Kurtic che finisce alto sopra la traversa di Donnarumma (precedentemente beccato dalla curva spallina per perdita di tempo).

Appena dopo la mezzora bello scambio Chalanoglu-Bonaventura, il turco mette a sedere Everton e prova il destro a giro dal limite senza però trovare lo specchio della porta estense. E poco più tardi il Milan ci prova nuovamente: cross di Suso dalla destra, il colpo di testa di Cutrone viene murato da Felipe e la conclusione di controbalzo di Bonaventura alzata in angolo da Meret.

Occasionissima Spal al 41°: Grassi si infila centralmente e viene abbattuto da Biglia (ammonito). E’ la zolla di Viviani che infatti si esibisce nel suo colpo da maestro, una punizione perfetta a giro che lascia impietrito Donnarumma ma va a stamparsi sul palo esterno facendo disperare il “Mazza”.

E’ l’ultima emozione dei primi 45, che si chiudono senza recupero. In una gara con pochissime emozioni, la Spal paga ancora una volta a caro prezzo il gol incassato nei primi minuti.

Non si registrano cambi ad inizio ripresa: squadre in campo con gli stessi undici.

Brividi in area spallina dopo 6’: il pallone calciato da Suso su punizione dalla corsia di destra, rimane in area per alcuni secondi a pochi metri da Meret in un groviglio di gambe, poi la sfera finisce sul sinistro di Kessie la cui conclusione viene murata dalla difesa estense.

Al 9° Semplici opta per il primo cambio: la Spal passa a due punte, con Paloschi – al posto di Everton – che affianca Antenucci, Kurtic torna sulla linea di centrocampo.  Al 15° primo squillo dei biancazzurri: ripartenza orchestrata da Paloschi che serve Antenucci, controllo e tiro con il destro a giro dal limite del capitano con il pallone che sfila però largo sul fondo alla sinistra di Donnarumma. Poco dopo ecco il secondo cambio per la Spal: Schiattarella rileva Grassi. Al 20° il Milan trova però il raddoppio: azione di Suso sulla sinistra e gioco di gambe che manda in difficoltà Mattiello, in ripiegamento difensivo, conclusione mancina a giro su cui Meret non è impeccabile e ancora una volta sul pallone si avventa Cutrone che ribatte la sfera in porta.

Al “Mazza” cala il gelo, il settore milanista festeggia e canta di gioia. Biancazzurri decisamente più sottotono rispetto ai primi 45’, dove dopo aver incassato il subitaneo gol dello svantaggio, erano comunque apparsi più volenterosi e propositivi. Il Milan, d’altra parte, sfrutta esperienza e individualità per mettere in ghiaccio la gara senza rischiare nulla.

Ed anzi è la Spal a crollare malamente: è il 26° quando Viviani commette una leggerezza imperdonabile in fase di costruzione, cercando di esibirsi in un tunnel a Biglia, ma il nazionale argentino è scaltro nel recuperare palla e fulminare Meret dal limite con un destro preciso. 3 a 0 Milan, partita virtualmente chiusa. Arrivano anche le prime sostituzioni per gli ospiti, mentre la Ovest chiama nuovamente i biancazzurri ad una reazione di carattere: dentro Montolivo, Andre Silva e Borini per Biglia, Cutrone e Kessie, mentre la Spal esaurisce le sostituzioni con Dramè per Mattiello.

La gara vive di accademia nel finale, dove il Milan arrotonda ulteriormente lo score: è il 44° quando Montolivo, sfruttando una ripartenza da palla persa di Schiattarella, taglia in due la difesa spallina con un pallone filtrante su cui si avventa Borini che con un gran sinistro da posizione angolata mette il pallone sotto l’incrocio alla sinistra di Meret.

Finisce malissimo per la Spal, che cade rovinosamente giocando un secondo tempo in linea con quanto visto a Cagliari dopo una buona reazione nei primi 45’ minuti. Troppo poco al cospetto di un Milan non certo spettacolare ma implacabile nel punire le lacune e gli errori estensi. E la posizione di mister Semplici torna, in vista di due trasferte durissime come quelle di Napoli e Crotone, nuovamente in bilico.

Marcatori: 2’ pt, 20’ st Cutrone, 26’ st Biglia, 44’ st Borini

SPAL (3-5-1-1): Meret 5; Simic 5.5, Salamon 5.5, Felipe 5; Lazzari 6, Viviani 4, Everton Luiz 6 (9’ st Paloschi 5), Grassi 5.5 (16’ st Schiattarella 5), Mattiello 5 (39’ st Dramè sv), Kurtic 5.5, Antenucci 6. A disp.: Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Floccari, Konate, Vaisanen, Vitale, Costa. All. Semplici 5.
Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie (39’ Borini), Biglia (28’ st Montolivo), Bonaventura; Suso, Cutrone (30’ st A. Silva), Calhanoglu. A disp.: Guarnone, Donnarumma, Mauri, A. Silva, Gomez, Zapata, Musacchio, Antonelli, Bellanova, Locatelli. All. Gattuso.
Arbitro: Mariani di Aprilia 6.
Note: giornata soleggiata ma fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Kessie, Biglia, Bonucci, Simic, Mattiello, Schiattarella per gioco falloso Espulsi: Angoli: 4-3 Milan. Recupero tempo: pt 0’; st 2’.

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