Eventi e cultura
25 Gennaio 2018
Sold-out in teatro a Ferrara per la performance al buio di Cesare Picco e de ‘I Virtuosi Italiani’

Blind date, il concerto ‘ad occhi chiusi’ ipnotizza il Comunale

di Redazione | 2 min

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Vietato usare la vista mercoledì sera al Teatro Comunale, che con ‘Blind Date’ ha registrato un tutto esaurito letteralmente ‘ad occhi chiusi’. Il celebre pianista Cesare Picco, accompagnato dal quartetto d’archi ‘I Virtuosi Italiani’, ha infatti regalato al pubblico un concerto a fior di pelle, che per trenta interi minuti si è svolto nella più completa oscurità. Un viaggio sensoriale, che unisce l’artista e il pubblico col legame invisibile della musica e del suo totale coinvolgimento.

L’intento, quello anche della onlus Cbm, da anni attiva per la prevenzione della cecità nei Paesi del Sud del mondo, è la sensibilizzazione verso la condizione dei 253 milioni di persone cieche al mondo, “l’80% dei quali è salvabile da una condizione evitabile”, come illustra Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia, presente in 65 paesi raggiungendo circa 38 milioni di persone.

‘Dal buio alla luce’: una mission che ha attraversato anche la platea di ieri sera (mercoledì), accolta da una luce fioca che via via si è affievolita in modo impercettibile, lasciando trionfare nella vastità del vuoto la maestria della musica di Picco. Dapprima lieve e dolce, e a tratti più intensa, la melodia ha lasciato spazio alle percezioni più soggettive di ciascuno, trascinando il pubblico in un ruolo più che mai attivo di ascoltatore, che ha determinato in ultima istanza la riuscita del concerto.

Le sagome del quartetto e del pianista hanno pian piano ripreso forma e colore, sullo sfondo rosso fuoco che ha terminato il suggestivo spettacolo, accompagnato da scroscianti applausi. Cesare Picco, ideatore nel 2009 del ‘live concept’ di ‘Blind date’, non è mai stato estraneo all’aspetto sensoriale della sua arte, più che mai a Ferrara, dove già nel maggio 2012, poco dopo il terremoto, suonò nel giardino delle duchesse con l’intento di “rispondere alle vibrazioni della terra, con quelle della musica”.

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