Attualità
16 Dicembre 2017
La Guardia Civil cercava un criminale sconosciuto con l’ausilio di elicottero e unità cinofile

Igor. Il paesino spagnolo viveva nel terrore da 10 giorni

di Redazione | 2 min

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Víctor Romero e Víctor Jesús Caballero

I funerali delle guardie civili Víctor Romero e Víctor Jesús Caballero si terranno domani, sabato 16 dicembre, ad Alcañiz. Le porte della camera ardente si sono aperte questo pomeriggio alle 16. Parteciperanno anche il ministro dell’Interno spagnolo Juan Ignacio Zoido, e il direttore generale della Guardia. Civile, José Manuel Holgado, che decoreranno i defunti con la Croce al Merito della Guardia Civile.

I funerali del civile Jose Luis Iranzo si terranno invece ad Andorra, dove la vittima viveva.

Gli agenti deceduti hanno partecipato al dispositivo attivato dal pomeriggio dell’ultimo giorno 5 per individuare l’autore dei colpi che hanno ferito gravemente due persone nel comune di Teruel di Albalate del Arzobispo, nella casa di uno di loro mentre stavano cercando di riparare la serratura della porta di ingresso. Uno venne colpito al braccio, l’altro al fegato. Ora, dopo il ricovero in ospedale, quest’ultimo non è in pericolo di vita.

Da quel 5 dicembre infatti i residenti della zona vivevano nel terrore, sapendo il criminale era rimasto nascosto nelle montagne e conosceva molto bene le strade perché, negli ultimi giorni e secondo diverse fonti investigative, era riuscito a rubare in diverse abitazioni tra Albalate e Andorra, facendosi beffe delle forze di polizia che cercavano di incastrarlo.

Più che rubare denaro, Igor entrava nelle case alla ricerca di cibo (come noci o frutta secca) e vestiti o coperte per difendersi dal freddo dell’altura.

La paura di imbattersi nel killer – scrive El Heraldo de Aragon – era tale che era stata fermata anche la raccolta delle olive in piena stagione.

La stessa Guardia Civil, come misura precauzionale, aveva sconsigliato ai cittadini di uscire in campagna o fuori città. Off limit anche anche le strade, i sentieri e le discese di tutta la montagna e i frutteti nei dintorni di Albalat. Una specie di coprifuoco precauzionale insomma

Nel mentre il criminale, allora non ancora identificato, veniva cercato anche con l’ausilio di elicottero e unità cinofile. Una caccia molto simile a quella andata in scena in aprile nel Mezzano. Questa volta però il latitante è stato preso.

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