Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
In una situazione umanitaria per cui a livello globale sono 120 milioni le persone costrette alla fuga (dall’ultimo report dell’Agenzia Onu per i rifugiati), l’8 novembre a Ferrara si è ripartiti dalla realtà locale per tratteggiare un quadro delle tutele previste per i minori stranieri non accompagnati
"Quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare e a vincere". A Ferrara nel 2024 si sono spesi nel gioco d'azzardo quasi 235 milioni di euro (234.931.901,71), una cifra che se divisa per abitante, comprendendo i bambini, ammonta a 1806 euro. In entrambi i casi si tratta della cifra più bassa in regione
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
Era stato querelato per diffamazione dall'azienda per la quale lavorava a Bondeno ma il Tribunale di Mantova lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato ritenendo la volontà di diffamare "palesemente assente"

La ragazza picchiata in zona Gad (foto tratta dal profilo Facebook di Nicola Lodi)
Picchiata e rapinata da cinque individui mentre tornava da una sera con le amiche e si dirigeva verso la casa del fratello.
Emergono ulteriori dettagli sul grave fatto di violenza ai danni di una ragazza di 32 anni, Sandra Maestri, avvenuto giovedì notte, verso le 21,45 in zona Gad, più precisamente in piazza XXIV maggio.
Secondo quanto riferito alla polizia, la ragazza stava andando a casa del fratello dopo aver trascorso un’oretta in compagnia di alcune amiche in un’enoteca. Ma, giunta in piazza XXIV maggio, è stata accerchiata e picchiata, sia al volto che all’addome, da cinque individui di colore che poi sono scappati, portandole via la borsetta.
La stessa borsetta che la 32enne ha riferito di aver ritrovato più tardi, prima di andare in questura a sporgere denuncia, aperta e adagiata su una panchina, con a fianco il suo portafogli, anch’esso aperto a svuotato dei 500 euro che il padre le aveva consegnato in serata come compenso per l’attività lavorativa al mercato ortofrutticolo del giovedì, nell’anello dell’Acquedotto. Non è chiaro se gli aggressori fossero a conoscenza di questo fatto e abbiano agito pianificando la rapina o se se abbiano scelto la vittima a caso.
Una volta arrivata in questura gli operatori della polizia hanno immediatamente allertato i soccorsi vedendo le ferite ancora visibilmente sanguinanti. La ragazza è stata portata al pronto soccorso dove è stata medicata (e in seguito dimessa con prognosi di 7 giorni) e lì è stata raccolta la denuncia.
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