Nella foto, la sede della Corte d’appello di Bologna
È giunto agli sgoccioli – salvo sorprese non del tutto improbabili – il processo d’appello bis per il crac della Coopcostruttori.
Nell’udienza di giovedì 16 novembre è toccato alle difese delle società di revisione, assolte in primo grado e per la cui posizione era stato respinto in prima battuta l’appello, ma rimesse in gioco dalla Cassazione.
L’udienza è stata aggiornata a al prossimo 11 dicembre per le repliche già annunciate dal pg Nicola Proto e dalle parti civili e per l’inizio del processo a carico di Beppino Verlicchi e Villiam Brusi (ritardato per un difetto di notifica). Poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio e decideranno se confermare la sentenza attualmente sopravvissuta – quella generalmente assolutoria di primo grado – oppure riaprire l’istruttoria concedendo la perizia richiesta da Proto o riformarla direttamente, opzione «possibile anche senza rinnovare l’istruttoria – spiega l’avvocato Carmelo Marcello che rappresenta delle parti civili -, perché nelle carte ci sono gli elementi per colmare tutte le lacune di motivazione rilevate dalla Cassazione in merito alla sentenza di condanna».
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