Argenta
3 Novembre 2017
I sindaci di Argenta e Molinella preoccupati per salute e ambiente dopo il sequestro della Rechim

Traffico rifiuti pericolosi: “Ausl e Arpae forniscano i dati sulla qualità dell’aria”

di Redazione | 2 min

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Il sindaco Antonio Fiorentini

Argenta. Sono seriamente preoccupati i sindaci di Argenta e Molinella per la salute e la qualità dell’aria della zona dopo il sequestro effettuato dai carabinieri dell’azienda Rechim, accusata di traffico illecito di rifiuti pericolosi tra Argenta e Macerata, e di frode in commercio, trattandosi di recupero di prodotti chimici come diluenti e solventi che venivano reimmessi in commercio senza alcun trattamento preliminare.

E’ per questo che il sindaco di Argenta, Antonio Fiorentini, e quello di Molinella, Dario Mantovani, chiedono all’Ausl di Ferrara e all’Arpae regionale una serie di documentazioni ancora non fornite alle due Amministrazioni locali, che rivendicano il proprio ruolo di “nterlocutori necessari e diretti di ogni informazione e riscontro sul tema Rechim”, ritenendo “i fatti accaduti seri e meritevoli di ogni attenzione, nei confronti della cittadinanza ma anche dei lavoratori dell’azienda, che devono essere tutelati”.

Il riferimento è alla campagna di rilevazione degli odori richiesta a fine 2016, “in via eccezionale ed extra-normativa”, per investigare la qualità dell’aria nei dintorni dell’azienda tramite speciali nasi elettronici. “L’indagine – spiegano Fiorentini e Mantovani – è stata svolta nella primavera dell’anno in corso e appena pervenuti i dati, dopo un confronto con Arpae Bologna, questi sono stati inoltrati all’Ausl competente affinché le analisi fossero verificate, al fine di fugare qualsiasi dubbio su eventuali problematiche legate al ciclo lavorativo della ditta in questione. E’ ora quanto mai urgente e necessario che l’Ausl, tramite i modi che riterrà più opportuni, ci formalizzi una concreta risposta di modo che i dati e le rilevanze possano essere condivisi con la popolazione. Questi fatti gravi impongono una particolare attenzione a tutto ciò che riguarda l’azienda, abbiamo quindi inoltre intenzione di chiedere a Arpae Emilia Romagna che ci fornisca la valutazione correlata all’autorizzazione d’ampliamento di produzione richiesta dall’azienda, concessa l’11 settembre scorso, in seguito a una lunga procedura di miglioramento dell’efficienza e della sicurezza degli impianti attuata dalla Rechim negli ultimi anni”.

i due sindaci chiariscono anxche che “i reati di cui l’azienda è indagata riguardano il prodotto finito e smerciato e non abbiamo motivo di pensare che ci siano state alcune conseguenze sullo stato dell’ambiente nelle vicinanze dell’azienda o in altri luoghi dei nostri Comuni”, ma nello stesso tempo non nascondono la propria preoccupazione e sollecitano Ausl e Arpae a fornire i dati sopra citati e le risultanze delle indagini effettuate, di cui provvederanno a dare ampia rielvanza e comunicazione alla popolazione.

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