Cronaca
26 Ottobre 2017
Una società argentana recuperava solventi che tornavano sul mercato senza trattamento preliminare dopo essere stati spediti nelle Marche

Rifiuti pericolosi reimmessi in commercio, stroncato traffico da Argenta a Macerata

di Redazione | 1 min

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Un anno di indagini ha portato in queste ore a stroncare un traffico illecito di rifiuti pericolosi tra le province di Ferrara e Macerata. Si tratta di svariate migliaia di tonnellate di rifiuti industriali pericolosi che una società di Argenta, regolarmente autorizzata al loro recupero, immetteva illecitamente in commercio senza alcun tipo di trattamento preliminare.

In particolare la società argentana forniva a una nota società per azioni di Matelica (Mc), che produce prodotti chimici e che risulta proprietaria dell’azienda del Ferrarese, rifiuti non trattati che poi venivano utilizzati direttamente nella produzione di diluenti e altri prodotti.

I reati ipotizzati vanno dall’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi alla frode in commercio, fino alle responsabilità di reato degli enti coinvolti. Al momento le persone indagate sono cinque e risultano sottoposte a indagine anche tre società, di cui una per azioni.

Dalle prime ore di ieri, 25 ottobre, l’operazione è scattata con perquisizioni e sequestro di documenti da parte di oltre 40 Carabinieri Forestali, coordinati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Modena e coadiuvati dai colleghi della Stazione Carabinieri Forestale di Argenta, dai Gruppi Carabinieri Forestale di Macerata e Lodi e del Comando Regione Emilia Romagna. le perquisizioni sono state disposte dal Gip del tribunale di Bologna su richiesta della procura felsinea Direzione Distrettuale Antimafia.

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