Spal
28 Ottobre 2017
Storia e curiosità della tifoseria genoana che, tra gli anni ’80 e ’90, ha avuto rapporti di amicizia con il tifo organizzato biancazzurro

Spal. La Ovest ritrova il Grifone rossoblu

di Redazione | 4 min

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(dalla pagina Facebook ufficiale del Genoa)

di Davide Soattin

Dopo l’esodo di mercoledì sera in terra sabauda, la Ovest torna a casa. Domenica pomeriggio, a Ferrara, arriverà il Genoa per una sfida salvezza in piena regola. Gli uomini di Juric infatti, reduci dalla sconfitta casalinga con il Napoli, hanno un punto in più dei biancazzurri e verranno al “Mazza” per far risultato. Al loro seguito circa 1400 tifosi.

Scopriamo la storia e le curiosità legate alla Gradinata Nord del “Luigi Ferraris” che tra gli anni ’80 e ’90, oltre ad aver avuto rapporti amichevoli con la tifoseria spallina, ha condiviso con circa cinquanta estensi diretti ad Olbia, più precisamente nella stagione ‘95/’96, una sfortunata trasferta sarda a bordo di un traghetto bloccato per otto ore al largo di Porto Torres, causa mare forza nove.

STORIA. Politicamente orientata a sinistra, la storia della curva genoana si snoda e si sviluppa parallelamente alla nascita della leggendaria “Fossa dei Grifoni” (precedentemente rappresentata in gradinata, in fase embrionale, con lo striscione “Furie Rossoblù”) che fece il suo esordio a “Marassi” nella prima di campionato della stagione ‘73/’74, contro l’Inter.

Altri gruppi organizzati, agli inizi degli anni ’70, occuparono gli spalti della Nord come, ad esempio, le “Squadre di azione rossoblù”, gli “Inferno” ed i “Tupamaros” fino alla fine del decennio.

Il 1979, infatti, è l’anno del cambiamento. L’Italia calcistica è scossa dalla morte del tifoso laziale Vincenzo Paparelli, avvenuta il 28 ottobre di quell’anno, nel corso del prepartita del derby capitolino in seguito all’esplosione di un razzo. Le forze dell’ordine cominciarono ad attuare un piano di dura repressione all’interno di tutte le curve nazionali e, per sfuggire a ciò, la “Fossa dei Grifoni” cambiò il nome in “Giovani della Nord”che seguiranno il Genoa, a cavallo degli anni’80 e ’90, tra il baratro della Serie C ed i palcoscenici delle notti europee.

Inaspettatamente, nel 1993, la “Fossa” si sciolse. La Nord venne presa in mano dal gruppo “Ottavio Barbieri” che, già esistente ed affiatato con la precedente fazione, si dimostrò un gruppo valido e adatto ad incarnare lo spirito di quelli che furono i “Giovani della Nord”.

Due anni più tardi, un’altra morte sugli spalti segnò il calcio italiano. La vittima fu Vincenzo Spagnolo, ultrà del Genoa, ucciso da una coltellata al cuore inflittagli da un tifoso milanista, nel corso degli scontri che si verificarono tra le due tifoserie sia prima del match in programma a Genova e, poi, successivamente nel corso della partita a cui seguì una vera e propria guerriglia urbana. La domenica successiva, la Serie A si fermò per una giornata a riflettere e i rapporti tra le tifoserie di Genoa e Milan si inasprirono ulteriormente.

Nella stagione 1996/1997, dopo un prolungato sciopero del tifo, in gradinata Nord appare lo striscione “Vecchi Orsi”, nato da un gruppo di ultras che si ritenevano appartenenti alla vecchia mentalità della “Fossa”.

Nell’aprile 2010, lo storico gruppo “Ottavio Barbieri” si sciolse lasciando un vuoto che venne colmato dalla nascita del club “Via Armenia 5 Rosso” (indirizzo della sede della vecchia “Fossa dei Grifoni”) che si rese protagonista della protesta alla squadra in occasione del match casalingo contro il Siena, dell’aprile 2012, contestando i giocatori per lo scarso impegno messo in campo. A fine primo tempo, la Nord impose un prolungato stop alla gara facendosi consegnare le divise di gioco dal capitano Marco Rossi. La situazione si risolse grazie alla mediazione di Giuseppe Sculli. Il Genoa, quell’anno, si salvò a malapena.

Ad oggi, oltre ai gruppi citati in precedenza, il settore più caldo del tifo rossoblù è popolato da altre fazioni, tra cui, i “Brigata Speloncia”, i “GAV 2003” e il “Collettivo Rossoblù”.

GEMELLAGGI/AMICIZIE. La tifoseria genoana ha un forte rapporto di gemellaggio con il Napoli, mentre, una forte amicizia è instaurata con i supporters del Catania. Inoltre, buoni rapporti si hanno con Cosenza, Vigor Lamezia, Ancona, Alessandria, Pescara, Udinese, Vicenza, Carrarese, Pisa, Reggiana, Lecce, Perugia, Chievo. All’estero, è viva l’amicizia con Monaco, Liverpool, Barcellona e Boca Juniors.

RIVALITÀI liguri hanno accese rivalità con i tifosi di Sampdoria, Milan, Hellas Verona, Fiorentina, Atalanta, Juventus, Lazio, Inter, Roma, Bari, Brescia e Spezia. Altre rivalità minori, si hanno con Parma, Cagliari, Taranto, Modena, Padova, Ascoli, Venezia, Ternana, Bologna, Cesena, Mantova, Monza, Ravenna, Salernitana, Varese, Livorno. All’estero, con il Nizza.

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