Cronaca
4 Ottobre 2017
Eder Guidarelli condannato per i fatti antecedenti all’omicidio di Marcello Cenci

Tre anni allo stalker che divenne omicida

di Marco Zavagli | 2 min

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Il padre di Marcello Cenci all’uscita dall’aula

Tre anni di reclusione per aver perseguitato l’amico, ormai ex amico. La condanna di Eder Guidarelli arriva quando ormai la parte offesa è morta, uccisa – come tutto fa pensare – dalle sue mani. È l’alone di assurdo che permeava i corridoi del tribunale di Ferrara in attesa della sentenza per il processo di stalking contro il 32enne ancora recluso nel carcere di Imperia.

E che non si è presentato in aula davanti al giudice Silvia Marini. Per lui c’erano gli avvocati Eugenio Gallerani e Giacomo Forlani, che in camera di consiglio hanno chiesto di saltare la fase istruttoria e si sono rimessi a giustizia. Un comportamento processuale voluto probabilmente per dimostrare rispetto e solidarietà alla famiglia della vittima.

In sede di requisitoria il pm Alberto Savino ha chiesto una pena di 4 anni e mezzo, ridotta a 3 per via della scelta del rito abbreviato da parte della difesa. Le parti civili, l’avvocato Valentina Bordonaro per i genitori e Alessandro MOntanari per il fratello, hanno chiesto rispettivamente 100mila euro e 30mila per il fratello.

Dopo mezzora circa di riserva, il giudice ha accolto la richiesta di condanna, disponendo una provvisionale di 30mila euro in favore di ognuno dei genitori e di 5mila per il fratello, oltre alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

La motivazione della sentenza verrà depositata entro 30 giorni, ma non è quella ad interessare il padre di Marcello, l’unico che ha trovato la forza per essere presente. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni, così come il suo avvocato. “Si può dire solo che è una grande tragedia”, commenta a mezza voce l’avvocato Gallerani prima di imboccare le scale.

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