Attualità
30 Settembre 2017
Il carcere di Ferrara ha aperto le sue porte ai cittadini e ai protagonisti di Internazionale per presentare 'Astrolabio' e uno spettacolo teatrale

Detenuti giornalisti e attori, quando scrivere e recitare rende liberi

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Controlli straordinari dei carabinieri, un arresto e tre denunce

Giornata di controlli rafforzati, quella di martedì 3 aprile, tra Copparo e Riva del Po e nelle rispettive frazioni del territorio dove, accompagnati dal Nas di Bologna e dai Forestali di Ferrara, i carabinieri hanno pattugliato le strade e svolto accertamenti in aziende agricole, oltre che in esercizi commerciali, al fine di prevenire furti e reati ambientali e violazioni alle norme sanitarie

Calci e spinte all’ex compagna davanti al figlioletto

In un'occasione, davanti agli occhi del figlio minore, l'avrebbe aggredita con spinte e calci, provocandole ferite al volto e lividi alle gambe, mentre in un'altra circostanza avrebbe provato a sferrarle un calcio allo sterno, che fortunatamente lei riuscì a evitare

Benedizione dei Palii: le Frecce Tricolori sorvoleranno Ferrara

Gli MB-339 Pan (Pattuglia Acrobatica Nazionale) delle “Frecce Tricolori” effettueranno un sorvolo sulla città di Ferrara in occasione della Benedizione dei Palii e dell’Offerta dei ceri, evento che si terrà in Cattedrale e che conduce la popolazione “nel vivo” dell’edizione 2024 del Palio della Città di Ferrara

Trovato morto nella sua auto, dove dormiva

Lì dentro mangiava, dormiva e passava gran parte del tempo. Fino ad oggi pomeriggio (mercoledì 1° maggio) quando qualcuno dalle roulotte che sostano in zona Rivana, lo ha visto accasciato a terra a due passi dalla sua minuscola casa

di Federica Pezzoli

Una redazione giornalistica e una compagnia teatrale. Fin qui nulla di strano o particolarmente originale, se non fosse che entrambe sono formate da detenuti, per i quali la scrittura e la recitazione diventano strumenti per avere una voce e per farsi ascoltare, per tornare a essere riconosciuti come persone.

Venerdì 29 settembre, in occasione del Festival di Internazionale 2017, un pubblico formato da ferraresi e giornalisti ha potuto entrare nel carcere di via Arginone per incontrare la redazione di “Astrolabio”, il giornale della Casa Circondariale di Ferrara, e per assistere alla prima assoluta de “L’ascesa degli Ubu”, un primo studio della nuova produzione della compagnia dei detenuti-attori del Teatro della Casa Circondariale “Costantino Satta”.

Sono stati i giornalisti-detenuti – David, Desmond, Flavio, Alberto, Pierluigi, Marsel, Hassane e Francesco – a rompere il ghiaccio presentandosi al pubblico e ai colleghi attraverso la lettura di frammenti dei propri pezzi: “La parola quando è scritta non è più privata, diventa bene comune”, “Scrivere è come vivere fuori dalla prigione”. Se il carcere è “un’isola”, che fa notizia “solo quando c’è un fatto di cronaca nera”, lo scopo di “Astrolabio” è “far conoscere la realtà carceraria alla società” e “rendere trasparente la realtà detentiva”. “La scrittura – ha affermato uno dei redattori – è diventata parte della nostra vita, una necessità: ti senti vivo e quando non scrivi o non leggi ti senti quasi in colpa”. “Dentro – ha continuato un suo collega – se gridi non ti ascolta nessuno, mentre se scrivi c’è la speranza che qualcuno legga e ascolti ciò che hai da dire” e anche qualcosa di più: “Scrivere mi fa sentire libero perché si possono scrivere cose che non si direbbero a nessuno”, ha detto un altro giornalista detenuto.

La testata, ha spiegato il curatore Mauro Presini, si chiama Astrolabio perché la redazione per chi partecipa “è uno strumento di orientamento”. Quest’anno, ha continuato Presini, “diventiamo maggiorenni”; “l’obiettivo è creare un dialogo creativo con la città”.

Poi le luci si sono spente e il pubblico ha assistito alla “Irresistibile ascesa degli Ubu”. Père e Mère Ubu sono nati dalla penna di Alfred Jarry nella Francia di fine Ottocento, ma il titolo dell’allestimento fa riferimento anche al brechtiano “L’irrestistibile ascesa di Arturo Ui”. Ed ecco allora questo guerriero, questo capitano dei Dragoni del re di Polonia, all’apparenza forte, ma in realtà fragile e incapace di prendersi le proprie responsabilità. Dietro di lui, a tessere i propri intrighi, una Mère Ubu sfrontata e determinata, plasmata sul personaggio di Lady Macbeth. Entrambi sono assetati di potere e di ricchezze, ma non ne sono altezza. Qui non c’è la tragedia del Macbeth shakespeariano, c’è solo una caustica e grottesca messa in scena del potere e di ciò che si fa per arrivare al potere, fra sfilate di soldati nord coreani e un trono che, sotto un’apparente maestosità, è e rimane la tazza di un water.

Nove attori e sei mesi di lavoro che ha dato i suoi frutti: mentre si assiste si dimentica che a recitare sono detenuti e, anche grazie alla regia di Horacio Czertok e alla musica dal vivo di Davide Della Chiara, che si è dietro le mura di un carcere.

Dopo i meritati applausi, anche il direttore Paolo Malato, si è complimentato con il regista e gli attori per l’impegno e i risultati raggiunti e l’assessora ai Servizi alla Persona del Comune di Ferrara, Chiara Sapigni, ha aggiunto che da serate come questa “usciamo tutti più ricchi”. Dal canto suo Horacio Czertok, che ormai dal 2005 cura il progetto Teatro Carcere di Ferrara, ha ringraziato tutto il personale della casa circondariale per la preziosa “complicità” senza la quale la serata, e il laboratorio stesso, non potrebbero essere realizzati. “Grazie per aver voluto costruire con noi questo momento di teatro – ha aggiunto rivolto al pubblico – E’ un modo di fare cultura attraverso la pratica di una visione: questa sera era la visione di teatro di Jarry”. L’appuntamento ora è per maggio al Teatro Comunale Claudio Abbado con la caduta degli Ubu.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com