Cronaca
19 Agosto 2017
Blocchi anti-sfondamento sui principali assi viari di accesso al centro, ma nessun allarmismo. Il questore: «Non ci sono elementi per dire che la città sia a rischio»

Misure anti-terrorismo per proteggere il Ferrara Buskers Festival

di Daniele Oppo | 2 min

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Sono le misure anti-terrorismo che la questura – a seguito della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza e del summit tra le forze dell’ordine – ha deciso di prendere per l’imminente arrivo del Ferrara Buskers Festival nel centro cittadino ed evitare che possa accadere anche nella città estense quanto verificatosi, solo da ultimo, a Barcellona: mezzi pesanti in grado di schiantarsi sulla folla, provocando decine di ferite e morti. I blocchi sistemati sulle strade, quelle in particolare che costituiscono gli assi viari di accesso al centro storico, hanno la funzione specifica di evitare che un qualsiasi mezzo – soprattutto quelli pesanti – guidato da malintenzionati possa entrare a contatto con la folla che si gode lo spettacolo degli artisti di strada.

C’è da sottolineare che le misure extra non discendono dagli ultimi tragici episodi di terrorismo, ma sono ormai da considerarsi misure ‘normali’ per questo tipo di manifestazione. Non esiste ad oggi un rischio specifico per Ferrara, ma meglio stare al sicuro e prendere le contromisure per ogni eventualità.

«Posso dire che non c’è nessun elemento per dire che Ferrara è a rischio – spiega infatti il questore Antonio Sbordone – sono misure che avremo comunque preso». Il questore osserva anche come il tipo di manifestazione non sia una passeggiata sotto il profilo della sicurezza e dell’antiterrorismo: «È una situazione più difficile rispetto a una classica manifestazione di piazza, perché è più diffusa, per questo ci saranno delle pattuglie per monitorare la situazione».

Tutte le forze dell’ordine cittadine – polizia e carabinieri in primis – saranno coinvolte nel piano di sicurezza, circa un centinaio solo per i giorni di sabato e domenica quando è previsto un maggiore afflusso di turisti e appassionati, mentre le unità antiterrorismo giungeranno da altre città essendone Ferrara sprovvista. «Ma bisogna ringraziare anche l’organizzazione – afferma Sbordone – che ha messo a disposizione anche una settantina di volontari e si è rivolta a un’agenzia di sicurezza». Mani e occhi in più che non faranno di certo male.

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