Politica
1 Luglio 2017

Partecipate e investimenti. Marattin parla da… sindaco

di Redazione | 4 min

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“Il programma che proporrei per le elezioni 2019 a Ferrara? Punterei su una massiccia vendita di partecipazioni, forti investimenti pubblici per ridurre il gap con la regione, un cambio radicale della dirigenza comunale e tornerei indietro rispetto all’aumento delle tasse di 2 anni fa”. Sembra parlare quasi da sindaco il consigliere economico di Palazzo Chigi Luigi Marattin per spiegare le sue proposte di rilancio per la città estense all’incontro ‘Da Roma a Ferrara: idee per lo sviluppo territoriale’ alla FestUnità.

Secondo l’ex assessore al bilancio “il ritardo di Ferrara rispetto alla regione è dovuta al gap infrastrutturale, che si sta cercando di risolvere, ed una mentalità del sistema imprenditoriale differente. Le attività turistiche nella provincia vanno bene anche grazie al Ducato Estense ma manca ancora il settore economico”.

Per colmare questo scarto con la regione ed agganciare la crescita, secondo Marattin bisogna procedere con una “riflessione sulla dismissione massiva delle partecipate che potrebbe portare 60 milioni di euro circa da reinvestire subito sul territorio. La mano pubblica da sola non basta, serve una nuova generazione di imprenditori, perché quella vecchia l’abbiamo già vista all’opera. Aandava battuta cassa quando Morando è venuto a promettere interventi sul territorio dopo il fallimento della Carife ed invece in 15 mesi non si è fatto nulla”.

“Feci tre proposte da presentare a Morando tra cui quella di fare del Mammuth un nuovo polo tecnologico per far uscire nuove professionalità” prosegue Marattin, che sottolinea la necessità di “andare a cercare capitali anche fuori Ferrara perché gli investimenti che arrivano dalla Nuova Zelanda sono uguali a quelli di Masi San Giacomo”.

L’incontro pubblico non poteva che aprirsi con la discussione sullo stato del centrosinistra italiano dopo le amministrative ed il tweet di Dario Franceschini (‘Il Pd è nato per unire e non per dividere’ ndr). “Il percorso del Pd non deve desistere dal processo di riforme avviato ed il tweet di Dario non è per contestare la leadership acclamata dalle primarie ma l’obiettivo è di riportare le idee al centro della politica” dichiara la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, che prosegue nel suo ragionamento analizzando il risultato delle amministrative. “Le elezioni ci hanno detto qualcosa ed il messaggio è che si è rotto qualcosa – chiosa la senatrice -. Per questo dobbiamo tornare a parlare di idee e non di alleanze o legge elettorale”.

“Non capisco il dibattito di questi giorni che deriva da un’esperienza di 20 o 25 anni nel centro inistra in cui importa con chi fai le cose piuttosto che come le fai” tuona Marattin, affermando che “le alleanze si fanno con chi ha appoggiato le riforme di questi anni e che stanno dando i primi risultati come testimoniato anche dall’Istat. A sinistra del Pd ci sono persone che, oltre ad una antipatia verso il nostro leader, vogliono distruggere le nostre riforme e per questo dico che le alleanze si fanno sui contenuti”.

I risultati delle amministrative per il consigliere economico “non si possono tradurre automaticamente sul livello nazionale e ci consegnano una situazione in cui il Movimento 5 Stelle è sparito anche se probabilmente sarebbe il primo partito se le elezioni si svolgessero oggi. Per il Pd si registra una diminuzione rispetto al passato ma non si può parlare di debacle perché a livello nazionale siamo quelli che hanno preso più voti di tutti, piuttosto riscontriamo un problema locale sul quale dobbiamo lavorare rinnovando i gruppi dirigenti”.

“Abbiamo città come Genova in cui la destra coalizzata ha vinto e su questo dobbiamo lavorare ed il tema alleanze sì alleanze no ci sta facendo sviare l’attenzione dalle tante riforme che stiamo portando avanti” commenta invece la deputata Pd Paola Boldrini. Proprio Boldrini, sollecitata sui punti per un’eventuale programma per le elezioni 2019 a Ferrara, ribadisce che “bisogna spingere su cultura, sanità e attenzione verso la popolazione in continuità con quanto già fatto da questa amministrazione”.

Un pensiero che trova d’accordo anche Bertuzzi: “per Ferrara lavorerei in continuità ai progetti di Tagliani, che ha tenuto un collegamento diretto con la città – conclude la senatrice -. I tre punti su cui ripartire sono completamento del Palazzo degli Specchi, riqualificazione del grattacielo e sicurezza”.

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