Cronaca
25 Aprile 2017
Proseguono le ricerche nella 'zona rossa' tra Argenta e Molinella ma non si sottovalutano le segnalazioni delle vicine province

Igor, gli avvistamenti più attendibili lungo la pista veneta

di Redazione | 2 min

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Si moltiplicano le segnalazioni e i presunti avvistamenti di Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, in varie parti d’Italia. La psicosi del killer di Budrio e del Mezzano sembra aver contagiato non solo l’area delle ricerche, ancora in corso, tanto che le chiamate alle forze dell’ordine arrivano dai posti più impensati. C’è addirittura chi giura di averlo visto a Olbia, chi a Palermo, ma al di là dei falsi allarmi e dei tanti possibili ‘mitomani’, negli ultimi giorni le segnalazioni sembrano concentrarsi in particolare nell’area del Veneto, tra Rovigo e Padova.

Nulla che abbia trovato riscontro, tuttavia avvistamenti da parte di persone giudicate attendibili che hanno fatto scattare doverosi controlli, tenendo conto che, nell’ipotesi che il killer in fuga tentasse di tornare nella sua terra d’origine, la Serbia (è infatti originario di Subotica, dove vivono alcuni suoi familiari), dovrebbe probabilmente passare proprio per il Veneto. Gli inquirenti e le forze dell’ordine impegnate ogni giorno nelle ricerche all’interno della ‘zona rossa’, una vasta zona tra l’oasi di Marmorta e Molinella, sono convinti che Norbert-Igor si nasconda ancora in quelle zone, e non a caso, infatti, lo spiegamento di uomini e mezzi non accenna a mollare la presa e a cinturare l’area. Nello stesso tempo è naturale che non vengano trascurate altre piste e le segnalazioni che possano far sorgere anche un minimo dubbio.

E di dubbi che il killer possa essere stato visto in Veneto ne sono scattati diversi. Il primo allerta alcuni giorni fa, quando una giovane ha assicurato di aver riconosciuto Norbert Feher su un treno locale, quello della tratta Rovigo-Chioggia, su un sedile poco distante da lei. In seguito un’altra segnalazione, questa volta a Padova, dove sarebbe stato avvistato mentre scendeva da un autobus. Anche in questo caso è scattato l’allerta e i controlli, senza però riscontri. Altro avvistamento sempre a Padova, nelle vicinanze del caffè Pedrocchi. Tra il 20 e il 21 aprile altri cittadini dicono di averlo notato tra San Stino di Livenza, Caorle e Portogruaro, in provincia di Venezia, mentre “camminava a stento, trasandato e trascurato”.

Non c’è da meravigliarsi, insomma, che continuino a giungere segnalazioni, ormai diverse centinaia, dal nord al sud Italia, anche se le più attendibili sembrano arrivare proprio da Veneto.

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