Politica
6 Aprile 2017
Balboni (FdI): "Riscossione frammentata e confusionaria, si rischiano contenziosi"

Cosap, “canone non dovuto per i passi carrai a raso”

di Redazione | 2 min

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La riscossione del canone Cosap, dopo la lunga polemica sulla ‘doppia sanzione’ comunale conclusa con la sentenza del tribunale di Ferrara che ha dato ragione al Comune che ha dovuto procedere nel recupero delle somme, torna a far discutere. Nel mirino, questa volta, la tassazione dei passi carrai a raso, oggetto di un’interpellanza a firma di Alessandro Balboni (FdI).

“Attualmente Ica srl, ente di riscossione  dei tributi e/o canoni per conto del Comune di Ferrara relativa ai passi carrai a raso, sta procedendo con una riscossione dei tributi relativa anche ad anni passati e perciò si tratta di cifre economicamente rilevanti” spiega Balboni, che si fa portavoce delle critiche da parte di “molti cittadini che hanno lamentato una riscossione di tali tributi in maniera frammentata e confusionaria, con notevoli differenze di trattamento anche per i proprietari di appezzamenti terrieri confinanti”.

Secondo il consigliere comunale di Fratelli d’Italia “con grande probabilità numerosi cittadini promuoveranno contenziosi riguardo al pagamento dei suddetti canoni” perché “la quota del canone annuale è obbligatoria per i passi carrabili con marciapiede, mentre per quelli che ne sono privi, cosiddetti ‘a raso’, sarebbe dovuta solo se il proprietario richiede il divieto di sosta”.

Balboni fa riferimento alla  sentenza n. 16733/2007 della  Corte di Cassazione con la quale ribadisce che “non sono soggetti a tassa i passi carrabili a raso, cioè senza taglio di marciapiede, listoni delimitativi o altre opere, e che ciò “non determina un’occupazione visibile del suolo pubblico” poiché “manca qualsiasi opera o manufatto realizzato su suolo pubblico e che non presenta interruzioni sul marciapiede o modifiche del piano stradale che permettano, al proprietario dell’accesso, una posizione ed un uso diverso del marciapiede da quello di cui può fruire tutta la collettività”.

Alla luce di quanto riportato, il neo capogruppo FdI interpella il sindaco e l’assessore delegato “per sapere se ritengano ancora opportuno continuare con la riscossione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap)”.

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